“Su me, su me, su me solo che il feci, volgete il ferro, o Rutuli.”
IX, 427-428
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ferroPublio Virgilio Marone 110
poeta romano -70–-19 a.C.Citazioni simili

Variante: Chiamano confusione la mia ricchezza, fatuità il mio orgoglio, enfasi la mia grandezza, durezza la mia virtù, retorica la mia eloquenza, ermetismo la mia profondità, scemenza la mia lealtà, impudenza la mia franchezza; e quando non trovano come biasimare uno dei miei modi di essere, dicono che è una posa. Con quali armi – mi chiedo – dovrei rispondere loro? Heureux les porteurs de frondes, qui répondent avec leurs frondes! Quanto a me non posso rispondere. Sono murato nell'opinione che si è fatta di me, paralizzato da lei più che da catene di ferro. E questa opinione è che niente di ciò che viene detto di me può essere preso sul serio.

Origine: Serie del Mondo Disco, 11. Il tristo mietitore (1991), p. 37

dall'intervista di Gigi Vesigna, Una canzone da bambino, Famiglia Cristiana, n. 27, 2 luglio 2006