Frasi da libroIl fasciocomunista

Il fasciocomunista è un romanzo di Antonio Pennacchi pubblicato nel 2003. L'autore iniziò a scriverlo nel 1992; insoddisfatto, ha pubblicato nuove edizioni profondamente rivedute del testo nel 2007, 2011 e 2017.

„Allora quando uno partiva per Milano, la gente andava a salutarlo alla stazione, veniva tutta la famiglia, con la nonna, le zie e i fidanzati delle cugine, e la madre piangeva e tutti lo salutavano con il fazzoletto bianco, fino a che il treno era già arrivato a Cisterna e la gente diceva: "Chissà se lo rivedremo più."“
— Antonio Pennacchi, libro Il fasciocomunista
Il fasciocomunista

„A casa mia erano tutti contenti [dell'espulsione del Msi]. Fratelli, sorelle e cognati per motivi ideologici, padre e madre per ordine pubblico. Io invece ero molto dispiaciuto, ero convinto di aver subito un torto, mi ritenevo più fascista di prima.“
— Antonio Pennacchi, libro Il fasciocomunista
Il fasciocomunista

„Mimì dice che stavano a pranzo, in cucina. Stavano mangiando la pasta e fagioli, coi quadrucci fatti in casa. La televisione in sala era spenta, non hanno sentito il telegiornale dell'una: "Ucciso terrorista in un conflitto a fuoco" […] Ma lo ha sentito la signora Elide al piano di sopra: ha spalancato la finestra, s'è piantata le unghie nel viso, s'è graffiata, poi s'è strappata i capelli e con le mani di nuovo sui capelli, a strappare nuove ciocche, ha urlato: "Signora Lii… hanno ammazzato tuo figlio!"“
— Antonio Pennacchi, libro Il fasciocomunista
Il fasciocomunista

„Ma quella bomba ha cominciato a rimettere le cose a posto, in fretta e furia, s'è chiuso il contratto dei metalmeccanici ed iniziato il ritorno all'ordine. "Gli opposti estremismi non passeranno" diceva la Democrazia Cristiana. E non sono passati.“
— Antonio Pennacchi, libro Il fasciocomunista
Il fasciocomunista

„Ma quali "pesci nell'oceano", noi eravamo frati francescani e quando tutt'intorno la gente normale, gli studenti, quella della Fgci, quelli di Lotta Continua, gli operaisti, i Circoli Lenin, tutta la gente normale respirava quel po' di libertà portata dal '68, almeno quella sessuale, e le ragazze cominciavano ad uscire pure dopo le sette di sera e tutti ormai scopavano come ricci -sopratutto con le mie sorelle- solo noi facevamo la vita dei monaci.“
— Antonio Pennacchi, libro Il fasciocomunista
Il fasciocomunista

„Adesso erano tutti matti per la Zona B. Erano incazzati come bestie. Non ce n'era uno che gli fosse venuto in mente di andare a fare sega ai giardini. Tutti per la Zona B. Magari fino al giorno prima non sapevano nemmeno che che cos'era.“
— Antonio Pennacchi, libro Il fasciocomunista
Il fasciocomunista

„Comunque -un palazzo tira l'altro- era cresciuta tutta Latina, con me che la guardavo. Ed ero fiero mentre cresceva, mi mettevo lì a fissare i carpentieri che costruivano ponteggi e pennoni in legno, perché non c'erano ancora quelli di ferro, prefabbricati. Ogni casa era come se la facessi io, la città cresceva con me, crescevamo assieme e tutto andava d'accordo secondo l'ordine naturale delle cose: non mi sconvolgeva, c'era il mio consenso, l'accettavo, mentre ancora non riesco ad accettare le palazzine che hanno fatto davanti casa nostra mentre stavo in seminario. Non c'erano, sono tornato e le ho trovate all'improvviso. Aliene.“
— Antonio Pennacchi, libro Il fasciocomunista
Il fasciocomunista

„La società era ancora fascista […] la Democrazia Cristiana rubava a rotta di collo. Altro che "politica come servizio", la gente faceva politica per farsi gli affari propri. […] Ai giovani gli sembrava che non dovesse essere così ed erano scesi in piazza. Tutti quanti. Pure i fasci. All'inizio sembrava tutto bello: tutti insieme a discutere, a festeggiare, "la fantasia al potere", e le ragazze che stavano fuori la notte fino a tardi. Mai visto prima.“
— Antonio Pennacchi, libro Il fasciocomunista
Il fasciocomunista

„Intanto s'era fatto il 1968. Scoppiavano casini dappertutto, in tutto il mondo, fuori che a Latina. A Latina filava tutto tranquillo, anzi più tranquillo di prima, visto che noi non eravamo più fascisti e nessuno andava più a fare scritte sui muri, attaccare manifesti e bruciare qualche cosa. Manco il Mare della Tranquillità sopra la Luna.“
— Antonio Pennacchi, libro Il fasciocomunista
Il fasciocomunista

„Hanno cominicato a strillare: "Buffoni! Buffoni!" e a lanciare uova. Noi pigliavamo ste uova e le lanciavamo a casaccio davanti, a dove colgo colgo: teste, musi, vetrina. Lanciavamo come mitragliatrici e ci veniva da ridere, senza nessuna paura.“
— Antonio Pennacchi, libro Il fasciocomunista
Il fasciocomunista

„[L'erezione] era un fatto meccanico e a provocarlo bastava qualunque cosa. Pure, una volta, la statua della Madonna – l'unica donna, in effetti, che c'era in giro, anche se di gesso – con tutta la veste azzurra ma con quel piedino ignudo che sbucava a schiacciare la testa del serpente. Era un piedino provocante.“
— Antonio Pennacchi, libro Il fasciocomunista
da Il fasciocomunista
Il fasciocomunista

„Ma lui era gentile, dolce. Voleva che gli dessimo del tu, ma io non me la sentivo. Ci chiedeva cosa facevano, le nostre storie. Noi eravamo conquistati. Ci aspettavamo che da un momento all'altro ci facesse delle proposte, perché i suoi gusti erano abbastanza noti. Ero anche curioso di vedere come avrei reagito: quello era Pasolini. La Poesia. La Cultura. Cosa vuoi che contasse il resto?“
— Antonio Pennacchi, libro Il fasciocomunista
Il fasciocomunista

„Io a Joan raccontavo che il mondo non mi piaceva, che era brutto, che c'era solo ingiustizia, la bomba atomica, si nasce solo per morire […] e infatti le diceva che non avrei mai avuto figli, mai avrei commesso la colpa di condannare mio figlio alla vita. E lei s'è messa a piangere. Eravamo stesi sulla duna, tra il lago di Fogliano e il mare, in mezzo al sole e alla tamerici, col Circeo sullo sfondo e lei piangeva. Piangeva per me.“
— Antonio Pennacchi, libro Il fasciocomunista
Il fasciocomunista

„Se mi facevi fare il classico non succedeva niente.“
— Antonio Pennacchi, libro Il fasciocomunista
Il fasciocomunista

„Così -appena finito il comizio e quello scendeva dal palco- m'intrufolavo fra la gente finché riuscivo ad arrivargli a tiro: "Scusi permette una domanda?". Tutti facevano finta di prestarmi attenzione: "Sentiamo cos'hanno da dire le giovani generazioni". Io sparavo le mie puttanate. A Saragat chiesi perché ce l'aveva tanto coi fascisti che avevano fatto la bonifica.“
— Antonio Pennacchi, libro Il fasciocomunista
Il fasciocomunista

„L'estate è passata come al solito, a tentare di rimorchiare qualcuna sul lungomare: era l'unico modo per scordarsi Francesca, non è che ce ne fossero altri. Ma la caccia andava male e quindi non me la scordavo. Non facevo altro che parlare di lei e di quanto soffrissi: "Che palle" facevano i miei amici.“
— Antonio Pennacchi, libro Il fasciocomunista
Il fasciocomunista

„A dire la verità non era affatto dispiaciuto anzi, mi sono dispiaciuto dopo, poco prima delle dieci di sera, quando ci hanno rilasciato. Credevo che almeno questa volta ce l'avrei fatta ad andare in galera e manco a via Aspromonte [carcere di Latina] proprio a Regina Coeli. Invece no.“
— Antonio Pennacchi, libro Il fasciocomunista
Il fasciocomunista