“Pensò a Morini, o per meglio dire lo vide seduto nela sedia a rotelle davanti a una finestra del suo appartamento, a Torino, un appartamento che lei non conosceva, Morini intento a guardare la strada e le facciate degli edifici e a osservare la pioggia che cadeva incessante. I palazzi di fronte erano grigi. La strada era buia e ampia, un viale, anche se non passava neppure un'automobile, con degli alberi rachitici piantati ogni venti metri, come uno scherzo feroce del sindaco o dell'ubanistica del comune. Il cielo era una coperta, tappata da una coperta, a sua volta tappata da un'altra coperta ancora più pesante e bagnata.”
2666: La parte dei critici
Argomenti
albero , ancora , appartamento , automobile , bagnato , cielo , comune , coperto , edificio , ferocia , finestra , fronte , intento , meglio , palazzo , pioggia , rotella , scherzo , sedia , seduta , sindaco , strada , venti , viale , dire , voltaRoberto Bolaño 21
scrittore e poeta cileno 1953–2003Citazioni simili

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Origine: Citato in Dario Gariglio, 1706, l'assedio di Torino, Blu Edizioni, Torino, 2005, p. 57. ISBN 88-7904-008-1
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