“Degl'Indiani abbiam ricchissime arti, immensi poemi, ma storia no. L'idea della divinità connettesi talmente a quella dell'umanità, anzi dell'intera natura, che pare impossibile scrivere la storia, cioè sceverar le ragioni umane dalle divine. Wilfort adoprò caldamente per coordinare colle storie nostre alcuni nomi e tempi dei Purana, ma non giunse che a mostrarne l'incertezza: i punditi o dottori indiani pretesero avere estratta dai poemi la serie dei re, ma son nomi senza particolarità, o con assurde e discordanti.”
Origine: Biografie per corredo alla Storia universale, p. 12
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intervistato da Michele Smargiassi per Repubblica
Origine: Ermanno Cavazzoni parla dei poemi cavallereschi http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2007/09/01/ermanno-cavazzoni-parla-dei-poemi-cavallereschi.html, Repubblica, 1 settembre 2007, pagina 58

“I nomi nella storia servon più alla vanità di chi è nominato, che all'istruzione di chi legge.”
dalla Prefazione alla seconda edizione, p. V, 1820
Saggio storico sulla rivoluzione napoletana del 1799

“[…] città i cui nomi sono i più poetici della storia antica: Roma, Palmira, Siracusa.”
Incipit di alcune opere, Una città galleggiante

in Proemio, p. 10
Biografie per corredo alla Storia universale
in prefazione, p. 2
L'utopia nel Settecento tedesco