
“Egle: E in cielo | Venere ama Vulcan quantunque tale, | Ed ella la Dea sia d'ogni bellezza.”
Atto III, Scena I
Egle
XXII, ss. 5-9; 2008
L'interprete delle passioni
Origine: Si tratta di Niẓām ʿAyn al-Shams waʾl-bahāʾ, giovane donna che il poeta afferma di aver conosciuto durante un pellegrinaggio alla Mecca. Niẓām vuol dire Armonia; ʿAyn al-Shams waʾl-bahāʾ invece Occhio del Sole e dello Splendore, molti critici sostengono che la donna sia una finzione del poeta.
“Egle: E in cielo | Venere ama Vulcan quantunque tale, | Ed ella la Dea sia d'ogni bellezza.”
Atto III, Scena I
Egle
Origine: Da Baharestan, (Il Giardino primaverile), quinta sezione; in Poesia d'amore turca e persiana, scelta e traduzione di Angelo Michele Piemontese e Gianroberto Scarcia; ([G. Scarcia ha curato – oltre ai primi due paragrafi della «Guida alla lettura» – le versioni poetiche contenute nell'antologia e le prosastiche dal turco; tutto il resto è stato curato da A. M. Piemontese. Poesia d'amore turca e persiana, p. 9.]), EDIPEM, Novara, 1973, p. 199.
“La bellezza è negli occhi di chi guarda.”