
Origine: Imperatrice nuda, p. 72
Origine: Il mondo senza un filo di grasso, p. 35
Origine: Imperatrice nuda, p. 72
“Le sorprese, come le sfortune, raramente vengono da sole.”
Le avventure di Oliver Twist
Un indovino mi disse
Variante: I migliori compagni di viaggio sono i libri: parlano quando si ha bisogno, tacciono quando si vuole silenzio. Fanno compagnia senza essere invadenti. Danno moltissimo senza chiedere nulla.
Di mamma ce n'è più d'una
Variante: br/>Tatto, gusto, vista, odorato, udito... memoria. Mentre i gentili fanno esperienza del mondo mediante i sensi tradizionali e usano la memoria solo come strumento di second'ordine per interpretare i fatti, per gli ebrei la memoria non è meno primaria della puntura di uno spillo, o del suo argenteo luccichio, o del gusto del sangue che sprigiona dal dito. L'ebreo è punto da uno spillo e ricorda altri spilli. È solo riconducendo la puntura dello spillo ad altre punture – quando sua madre tentava di aggiustargli la manica con il suo braccio dentro; quando le dita di suo nonno si addormentarono accarezzando la fronte madida di suo bisnonno; quando Abramo saggiò il coltello per essere sicuro che Isacco non sentisse dolore – che l'ebreo appura perché faccia male.
Quando un ebreo incontra uno spillo domanda: Che cosa mi ricorda? (pp. 237-238)
Origine: Ogni cosa è illuminata, pp. 237-238
“La voglio in faccia la verità, | e se sarà dura | la chiamerò sfortuna… | maledetta sfortuna!”
da Dillo alla Luna, n. 7
Liberi liberi