„Muhammar Gheddafi interpreta, nell'ultima apparizione televisiva, la sua reale tragedia come un attore consumato. Il burnus nero, il volto immobile, di una compostezza sofferta, lo sguardo fisso, socchiuso. Le mani nervose che tormentano i fogli sul tavolo, danno drammaticità all'intervento. Non alza mai la voce. Né si agita. Neppure quando proferisce minacce. Ad esempio: «Porteremo la guerra in Italia». Le espressioni, i gesti, non sono più caricaturali. Le tracce della paranoia, della delirante mania di grandezza, sembrano cancellate. È con toni dignitosi, dietro i quali credo di leggere una forte tensione, che recita per ottanta minuti un monologo ritmato da minaccee da inviti alla pace, molto simili a suppliche. Il discorso è scucito, confuso nella forma, ma con un preciso filo conduttore. È il bluff della disperazione, lanciato nella notte, mentre cadono i missili della Nato su Tripoli. E le esplosioni oscurano per tre volte il teleschermo. La scena si addice all'orazione un po' cupa.“ — Bernardo ValliDisperazione, Notte, Sulla pace, Forte
„L'Uganda risulta il paese più investito dall'Aids. Il paese più colpito nel continente più ferito dall'epidemia. Il virus aggredisce, sul piano nazionale, un abitante su cinque, secondo fonti realistiche. Nelle campagne la percentuale è più bassa, ma non vi si notano i recenti miglioramenti rilevati nelle città, dove la percentuale dei malati resta tuttavia più alta.“ — Bernardo Valli
„Al Sisi ha superato la cattiva reputazione abbattutasi su di lui con la brutale presa del potere e le successive repressioni. La minaccia dei terroristi jihadisti, che decapitano gli ostaggi, uccidono giornalisti ed ebrei e spuntano sulla sponda del Mediterraneo, rivaluta la figura del raìs. In quanto dighe dell'islamismo, i dittatori arabi erano apprezzati in Occidente. Poi le primavere arabe li hanno cacciati o squalificati. Appassite le primavere, con l'eccezione tunisina, la figura del raìs è di nuovo rispettata e ricercata. Soprattutto se come nel caso egiziano è alla testa di un grande Paese.“ — Bernardo ValliPrimavera
„Gli africani, secondo una formula retorica, hanno preso in mano il loro destino, non sono più oggetti trascurati dalla storia, sono diventati soggetti, perlomeno lo sono diventati i loro capi, non sempre gli individui: e il continente sembra sgretolarsi: traballano, si decompongono gli Stati nati dalla decolonizzazione; Zaire, Nigeria, Somalia…: come se il modello occidentale sul quale sono stati ricalcati non corrispondesse alla realtà africana. C'è l'incapacità di adeguarsi alla "civiltà" ereditata dal colonialismo, l'incapacità di riesumarne una africana, per poi adattarla ai tempi; e c'è, al tempo stesso, un rifiuto totale, indiscriminato, più o meno inconscio, che si esprime attraverso lo sciupio, la distruzione, il saccheggio, il massacro. L'Uganda è un'eccezione. Il paese è stato prima dilaniato da una lunga, estenuante guerra civile, dominata nelle sue varie fasi da due uomini - Amin Dada e Obote - che incarnavano sia l'incapacità, sia il rifiuto di cui si è parlato. Poi è stato investito dall'epidemia di fine secolo. Nonostante queste sciagure esso dimostra adesso un equilibrio e una capacità inventiva straordinari.“ — Bernardo ValliStoria, Tempo, Sulla guerra, Sul destino
„Il genocidio ruandese viene spesso accostato a quello degli ebrei. Il meccanismo africano è stato, ben inteso, diverso; le vittime designate si sono riversate spontaneamente là dove i carnefici le avrebbero ammazzate; speravano di trovare un rifugio sicuro nelle chiese; e invece si sono rivelate dei mattatoi.“ — Bernardo Valli
„Nasser era un personaggio passionale e romantico, irruento e tenace. Fu amato e odiato con grande intensità nei diciotto anni in cui governò l'Egitto e influenzò con alterna fortuna tutti gli arabi e larga parte dei paesi emergenti del Terzo Mondo. Amore e odio si confusero spesso. Nasser era un leader che sapeva commuovere anche molte sue vittime. A tratti era un rais, il capo che comanda, che si impone con la forza e la volontà; a tratti uno zaim, il capo che interpreta i sentimenti del momento della sua gente.“ — Bernardo ValliSul mondo, Sull'odio, Sull'amore, Volontà
„Gli Assad sembrano o sembravano eterni. Ma, a dispetto delle apparenze, l'abile, spregiudicato equilibrio su cui si è appoggiato per decenni il loro clan, basato in gran parte sulle forze armate, cominciava a traballare. Per questo non mi stupisce quel che sta accadendo in queste ore. Anche se non è facile scalzare Assad. Il suo potere ha radici profonde. E il sangue scorre facilmente in Siria.“ — Bernardo Valli
„Il Viet Nam non era un paese buddista. I buddisti erano pochi. I colonizzatori francesi avevano diviso sbrigativamente per l'anagrafe la popolazione in buddisti e cattolici. In realtà la maggioranza era dedita al culto degli antenati, ispirato dal confucianesimo. Ma le grandi ricorrenze erano celebrate nelle pagode, tenute dai monaci buddisti. La cui forte influenza si opponeva a quella del potente clero cattolico, irrobustitosi all'ombra del colonialismo ma percorso da un autentico nazionalismo. Un nazionalismo che si scontrava a quello comunista di Ho Chi Minh.“ — Bernardo ValliForte, Realtà
„L'intervento vietnamita, condannato come un'invasione dalla maggioranza della società internazionale, ha in verità liberato la Cambogia da Pol Pot. E per quanto detestati, e arroganti, e talvolta anche predatori, i vietnamiti costituiscono una barriera al ritorno dei khmeri rossi. Ci si può intendere anche col diavolo, pur di evitare una nuova esperienza con loro. Lo si capisce. Hanno ammazzato un cambogiano su sette, hanno proibito la convivenza familiare. Hanno abolito il denaro e la vita urbana niente più città perché centri di corruzione e hanno cercato di eliminare gli intellettuali, nel senso più esteso del termine.“ — Bernardo ValliSenso, Sulla verità, Sul denaro, Sulla vita
„[…] il presidente Assad era a fianco degli americani durante la guerra del Golfo, era un'importante pedina araba nel fronte anti-Saddam.“ — Bernardo ValliSulla guerra
„C'era un vero sentimento nazionale, patriottico, nei confronti dell'invasore? La rivolta nelle campagne contro il regime, dopo il colpo di Stato del '78, era una reazione all'invadenza del potere centrale, che interferiva più del solito nella vita dei villaggi e delle comunità. Poi, dopo l'invasione, si formò una resistenza di fronte a un nemico comune. Ma già dall'inizio di quella resistenza il Paese si frantumò in mille pezzi. Regioni, comunità, clan si organizzarono separatemene, e dove non c'era un capo carismatico, le divisioni si approfondivano e moltiplicavano. Si aveva spesso l'impressione che i russi fossero considerati più intrusi che invasori. Violavano i villaggi, turbavano gli equilibri regionali. E poi, via via, con la repressione sistematica, alimentarono la resistenza armata.“ — Bernardo ValliSulla vita
„Almeno dodici milioni di persone abbandonarono, nel '47, città e villaggi in cui erano nati: musulmani e indù e sikhs si incrociarono, i primi diretti nel Pakistan, gli altri in India: e si massacrarono con fucili, sciabole e coltelli, facendo tanti morti che nessuno è mai riuscito a contarli. Si dice un milione. Nel Punjab e nel Bengala ci si imbatte tuttora in tombe senza nome; e nei pozzi d'acqua si sono scoperti per decenni scheletri di donne suicidatesi, dopo avere assistito all'uccisione dei mariti ed essere state violentate. Proprio nel momento in cui si festeggiava una libertà conquistata con la non violenza, la violenza battezzò col sangue la libertà.“ — Bernardo ValliLa libertà, Sulle persone, Sulle donne, acqua
„Il Pakistan non è un paese come gli altri. È unico. È un paese musulmano dotato di armi nucleari. Il solo.“ — Bernardo Valli
„Non si deve trattare con il terrorismo, ma neppure cercare di estirparlo col terrore. Il rischio è di arrivare a qualcosa che assomiglia a un suicidio, come è appunto avvenuto nella Mosca di Putin. Meglio dedicarsi a cercarne le cause e tentare di eliminarle. In Cecenia, in Palestina e altrove.“ — Bernardo ValliSuicidio
„La cornice politicogiuridica in cui vivono i non musulmani in molti paesi musulmani non è certo rassicurante. La forte discriminazione favorisce le angherie, e indica i bersagli quando il fanatismo supera il livello di guardia.“ — Bernardo ValliForte
„Osama non è un musulmano colto, non conosce molto di teologia, ma questo l'aiuta: parla un arabo semplice, elegante, classico, condito di versetti del Corano.“ — Bernardo Valli
„Neppure agli israeliani passò per la testa di favorire il consolidamento del loro futuro tenace avversario, quando agevolarono l'espansione di Hamas, nella Striscia di Gaza. Il loro obiettivo era allora di contrastare, attraverso gli islamisti, l'azione del Fronte popolare di Georges Habache. Un nazionalista marxista, come si definiva.“ — Bernardo ValliFuturo
„Come molte rivoluzioni, anche quella iraniana segue un percorso schizofrenico. Moderati e radicali, girondini e giacobini, si inseguono, si distruggono a vicenda, e nelle fasi più intense si tuffano nel massimalismo, per non essere travolti dai concorrenti. Così in queste ore gli ayatollah abitualmente cauti, inclini al compromesso, per saggezza o per calcolo, pronunciano i discorsi più intransigenti, predicano la guerra totale, contro tutti e contro tutto.“ — Bernardo ValliSulla saggezza, Sulla guerra
„Le varie formazioni terroristiche, in seguito operanti in Iraq e in Siria, lo stesso "califatto" con tutte le sue diramazioni, compresi i gruppi spontanei europei, hanno la loro origine, o traggono la loro ispirazione, da Al Qaeda sia pure declassata.“ — Bernardo ValliFormazione
„Il Tibet è il teatro della grande tragedia buddista. […] Insieme alle condizioni di vita, certamente migliorate sul piano economico, dopo anni di privazioni e di umiliazioni, il Tibet ha cambiato faccia. Non è più il paese che era prima di diventare una provincia autonoma cinese. Il buddismo ha perduto quella che considerava la sua patria. I Lama, come tutti gli altri tibetani rifugiatisi in India o in altri paesi, hanno potuto conservare le loro convinzioni, ma nel nuovo ambiente stentano a mettere le radici. Per i tibetani è crollata una struttura secolare. Per i buddisti in generale è stato come smarrire un punto di riferimento.“ — Bernardo ValliSulla vita