“[Su Aleksandr Aleksandrovič Blok] Nella sua lunga prefettizia, la cravatta floscia annodata con ricercata noncuranza, in un nimbo di capelli oro cenere, era romanticamente bello allora, nel sei-sette. Lento, si accostava ad un tavolo con le candele, guardava all'intorno con occhi di pietra e lui stesso impetrava, fino a quando il silenzio non avesse raggiunto l'assenza di suoni. E attaccava, tenendo la strofa con tormentosa maestrìa e rallentando appena appena nelle rime. Egli ammaliava con la propria dizione, e quando finiva una lirica, senza mutare la voce, di scatto, pareva sempre che quella delizia fosse finita troppo presto e che ancora si dovesse ascoltare.”
Origine: Citato in Angelo Maria Ripellino, Studio introduttivo, in Aleksandr Blok, Poesie, Guanda, 2000.
Argomenti
alloro , ancora , assenza , candela , capello , cenere , cravatta , delizia , dizione , lento , lirico , maestria , maestro , noncuranza , oro , pietra , ricercato , scatto , silenzio , stesso , strofa , tavolo , voce , proprio , belloSergej Mitrofanovič Gorodeckij 3
poeta russo 1884–1967Citazioni simili

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Poesie