“Io credo che un libro debba essere davvero una ferita, che debba cambiare in qualche modo la vita del lettore. Il mio intento, quando scrivo un libro, è di svegliare qualcuno, di fustigarlo. Poiché i libri che ho scritto sono nati dai miei malesseri, per non dire dalle mie sofferenze, è proprio questo che devono trasmettere in qualche maniera al lettore. No, non mi piacciono i libri che si leggono come si legge un giornale: un libro deve sconvolgere tutto, rimettere tutto in discussione.”
Un apolide metafisico: conversazioni
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da Dialogo con Enrico Palandri, Edizioni Saecula, 2015

Origine: Da I libri sono come degli zombi che ci cercano e ci trovano, Internazionale.it, 6 maggio 2018.

Quanti libri non abbiamo letto?, 1997

“Un libro deve frugare nelle ferite, anzi deve provocarle. Un libro deve essere un pericolo.”
Squartamento