“[Ruggero] era adunque conveniente che, spento l'antico governo, e fatta dominante la religion cristiana, le proprietà degl'isolani fossero liberate dal tributo, che a poter quella pria esercitare pagavano agli Arabi.”

I, 2
Considerazioni sopra la storia di Sicilia dai tempi Normanni sino ai presenti, Libro 1

Estratto da Wikiquote. Ultimo aggiornamento 21 Maggio 2020. Storia
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storico italiano 1753–1809

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“In somma l'anarchia avea già spenta nei siciliani ogni ricordanza degli articoli più importanti del lor dritto pubblico, e fatta già perdere la tradizione delle loro antiche usanze.”

Rosario Gregorio (1753–1809) storico italiano

V, 4
Considerazioni sopra la storia di Sicilia dai tempi Normanni sino ai presenti, Libro 5

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“PROPRIETÀ. Una delle basi della società. Più sacra della religione.”

Gustave Flaubert (1821–1880) scrittore francese

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“La religione cristiana ridotta a poco a poco alla semplicità del Vangelo; riformate nel clero le soverchie ricchezze di pochi e la quasi indecente miseria di molti; diminuito il numero dei vescovati e dei benefici oziosi; tolte quelle cause che oggi separan troppo gli ecclesiastici dal governo e li rendono quasi indipendenti, sempre indifferenti e spesso anche nemici, ecc. ecc.: è la religione che meglio di ogni altra si adatta ad una forma di governo moderato e liberale. Nessun'altra religione tra le conosciute fomenta tanto lo spirito di libertà. La pagana avea per suo dogma fondamentale la forza: produceva degli schiavi indocili e dei padroni tirannici. La religion cristiana ha per base la giustizia universale: impone dei doveri ai popoli egualmente che ai re, e rende quelli più docili, questi meno oppressori. La religione cristiana è stata la prima che abbia detto agli uomini che Iddio non approva la schiavitù: per effetto della religione cristiana, abbiamo nell'Europa moderna una specie di libertà diversa dall'antica; ed è probabile che i primi cristiani, nella loro origine, altro non fossero che persone le quali volevano, in tempi corrottissimi, ridurre la più superstiziosa idolatria alla semplicità della pura ed eterna ragione, ed il più orribile dispotismo che mai abbia oppresso la cervice del genere umano (tale era quello di Roma) alle norme della giustizia.”

Vincenzo Cuoco (1770–1823) scrittore, giurista e politico italiano

Origine: Saggio storico sulla rivoluzione napoletana del 1799, pp. 71-72

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