“È una cosa prodigiosa la facilità con cui viaggia la poesia popolare. Spedita e in vesti succinte come Perrette, percorre un cammino enorme malgrado tutti gli ostacoli; montagne, fiumi, ruscelli e, cosa incredibile, cambi di lingua, riente la ferma. Valica le Alpi altrettanto facilmente dei Pirenei; va dal Piemonte alla Normandia, dalla Bretagna a Venezia, dalla Piccardia alla Provenza…”

Estratto da Wikiquote. Ultimo aggiornamento 27 Gennaio 2019. Storia

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“[Famosa gaffe] Giochiamo in Provenza, ma non so in Provenza di cosa.”

Edmeo Lugaresi (1928–2010) dirigente sportivo e imprenditore italiano

Origine: Citato da Paolo Cevoli in Luigi Bolognini, Cevoli, risate alla romagnola pensando ai miti dell'estate http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2008/07/21/cevoli-risate-alla-romagnola-pensando-ai-miti.html, la Repubblica, 21 luglio 2008.

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“Ma una lingua è una cosa fisicamente viva da cui non ci si può sbarazzare cosí facilmente.”

Vladimir Vladimirovič Nabokov (1899–1977) scrittore, saggista e critico letterario russo

La vera vita di Sebastiano Knight

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“Riguardo alle esigenze della poesia, bisogna tener presente che cosa impossibile ma credibile, è sempre da preferire a cosa incredibile anche se possibile.”

Aristotele (-384–-321 a.C.) filosofo e scienziato greco antico

Origine: Da Poetica, 25, 1461b.

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“La poesia, essendo una manifestazione della lingua, e perciò per sua essenza dialogica, può essere un messaggio nella bottiglia, lanciato nella fiducia, certo non sorretta da ferma speranza, che la corrente la spinga comunque in qualche luogo, ad una terra; terra del cuore forse. Le poesie si dirigono verso qualcosa. Che cosa? Qualcosa di aperto, occupabile, il tu a cui si può parlare, forse una realtà a cui si può rivolgersi.”

Paul Celan (1920–1970) poeta rumeno

dal discorso pronunciato per il conferimento del Premio di Letteratura di Brema
Origine: Citato in Poesia tedesca contemporanea, a cura di Giacomo Cacciapaglia, Newton Compton Editori, Roma, 1980, p. 69.
Origine: Con diversa traduzione a pp. 35-36 de La verità della poesia.

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