“Allora dissi: "Paolo, arrivederci a presto". Non è facile descrivere, né dimenticare lo sguardo che mi dette Paolo […] "Ma sei sicuro”
disse- "Antonio, che ci rivedremo?". La domanda mi turbò, mi turbò molto, cercai di mascherare il mio turbamento, la volsi un po' in tono scherzoso: "Ma che stai dicendo, Paolo? Certo che ci rivedremo". E allora mi abbracciò, ma mi abbracciò con una, con una forza... che mi fece male! Mi strinse, non se ne rendeva conto... ma mi abbracciò come... come a non volersi distaccare, come a volere... tenere avvinto qualcosa di caro e portarselo via. Ecco, quello è stato... lì ho sentito che era l'addio di Paolo. (tratto da un'intervista su Paolo Borsellino )
Antonino Caponnetto 7
magistrato italiano 1920–2002Citazioni simili
Quello che credeva al cielo e quello che non ci credeva

vol. II, libro VI, p. 228
Istoria civile del Regno di Napoli
dall'intervista di Claudio Altarocca, Citati confessa Proust. Tragedia di una colomba pugnalata, La Stampa, 8 settembre 1995, p. 17
“Per me, l'attuale papa Giovanni Paolo II è il Medioevo più la televisione”
Intervista sulla storia, Trento, 1993

ricordo di Paolo Valenti a pochi giorni dalla sua scomparsa
Origine: In apertura del programma televisivo 90° minuto del 18 novembre 1990.