“Ma il lavoro ha una sua valenza anche in quanto una delle forze principali per la strutturazione della vita degli uomini. Finora nessuno ha scoperto una forza ugualmente efficace. Sicché la società senza lavoro è rimasta singolarmente amorfa, priva di contorni e di significato.”

Origine: Per un nuovo liberalismo, p. 174

Estratto da Wikiquote. Ultimo aggiornamento 04 Giugno 2020. Storia
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filosofo e sociologo tedesco 1929–2009

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“Cittadine e cittadini, il nostro principale dovere nazionale è il lavoro. Non c'è nessun'altra soluzione che questa ai nostri molteplici problemi nazionali. Certo, la pace e il regno della giustizia sono le condizioni principali del lavoro, ma il lavoro è a sua volta l'unica garanzia della nostra coesione nazionale, dell'indipendenza del territorio, e della supremazia del diritto nella nostra società.”

Mobutu Sese Seko (1930–1997) politico della Repubblica Democratica del Congo

Citazioni di Mobutu, Paroles du Président
Variante: Cittadine e cittadini, il nostro primo dovere è il lavoro. Non c'è altra soluzione ai nostri molteplici problemi nazionali. Certo, la pace e il regno della giustizia vengono in primo posto, ma il lavoro a sua volta è l'unica garanzia della nostra coesione nazionale, dell'indipendenza del nostro territorio, e la supremazia del diritto nella nostra società.

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“Vi sono nella natura effetti i cui significati sono senza contorni, e che si elevano all'altezza delle più grandi concezioni morali.”

Honoré De Balzac (1799–1850) scrittore, drammaturgo e critico letterario francese

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“Nessun giorno senza una piccola passeggiata e senza un breve lavoro intellettuale.”

Paolo Mantegazza (1831–1910) fisiologo, antropologo e patriota italiano

Elogio della vecchiaia

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“Il lavoro è la mia principale preoccupazione. Cerco sempre di evitarlo.”

Giuseppe Pollicelli (1974) giornalista, poeta e regista cinematografico italiano

Origine: Da Darkwood Monitor Annual, edito a cura dello Zagor Club, Roma, 2000.

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“La nuova scuola sarà il luogo del libero lavoro, della libera comunità fra i bambini e di quelli che vorranno aiutare i bambini nella realizzazione dei loro problemi, del loro desiderio di conoscenza e di creazione. Nella nostra scuola non vi sarà posto per nessuna costrizione, per nessuna violenza sull'anima infantile, qual si sia il motivo per cui volesse introdursi. A base di tutto sarà posto l'amore, e un rispetto per la personalità del ragazzo, così profondo come si ha per qualsiasi uomo adulto. I maestri saranno non i superiori, ma i compagni anziani degli alunni… Essi apprezzeranno più di tutto la libera manifestazione dello spirito del ragazzo, il lavoro autonomo della sua mente… Il loro lavoro principale sarà quello di porre un'unità spirituale, una reciproca fiducia, una radicale uguaglianza fra loro e i loro scolari-compagni, senza di che non vi può essere alcun reciproco aiuto nel lavoro di educazione e di formazione. I genitori degli scolari di questa nuova scuola entreranno essi stessi nella vita della scuola, come partecipanti, collaboratori e compagni anziani dei bambini… In questa scuola ci si sforzerà di diroccare i muri che dividono la scuola dalla vita, per fare della scuola, non solo il giardino preparatorio alla vita, ma un luogo di gioia, pieno di interesse e di significato per il ragazzo, una parte viva della sua vita vera… La base sarà il lavoro dell'uomo, quello fisico; il lavoro manuale produttivo non sarà impedito o disprezzato e nemmeno trattato come un giuoco pedagogico; al contrario, sarà fatto tutto il possibile perché i bambini possano soddisfare l'esigenza che ogni uomo ha per questo o quel tipo di operosità più congeniale, mirando ad un lavoro che a mano a mano conduce al lavoro fisico proprio degli uomini, e che prende tutta la vita dell'uomo.”

Origine: Citato in Sergei Hessen, La pedagogia russa del XX secolo, a cura di Luigi Volpicelli, Editrice AVIO, Armando Editore, Roma, 1956, pp. 75-76.

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“La speranza è di avere scoperto un significato per la mia vita.”

Jacques Loew (1908–1999) presbitero e teologo francese

Se conosceste il dono di Dio

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