“Amor mi scorge, e con lui Cintia e Flora, | Questa a man destra, e quella al manco lato | Là 've altro tosco piè non presse ancora, | Dietro a chi più di tutti alto ed ornato | Cantò per Delia, ed a chi scrisse il nome, | Ch'or la seconda volta fia lodato. Mostrinmi essi il cammin ch'io prendo, e come | Loro il mostrò Callimaco e Fileta, | Primi a cui già quest'edra ornasse chiome. (da Elegia”
Due belle, Cintia e Flora, del pari lo accendono. AL SENATORE RENATO TRIULZIO DI MILANO, p. 2)
Versi e prose
Citazioni simili

Origine: Citato in Leandro Alberti, Descrittione di Tvtta Italia, 1588 https://books.google.it/books?id=O2ZYAAAAcAAJ&pg=PA404-IA1&dq=Lierna+Lago+Como&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwigk8qZiIDYAhVDDcAKHWt1Ak44HhDoAQg7MAM#v=onepage&q=Lierna%20Lago%20Como&f=false.
da Dizionarío geografico-storico-civile del Regno delle due Sicilie, p. 363, Tipografia all'insegna del Diogene, Napoli 1839-1843

Protesta l'amore alla sua donna quantunque crudele, p. 11)
Versi e prose

da Al sig. conte Francesco Cassi, p. 18
Poesie varie
Origine: Vincenzo Monti, Poesie varie, Raccolta di poeti classici italiani antichi e moderni, Milano 1834.

da La Rosa, in Scherzi poetici di vari celebri autori italiani e veneziani, raccolti da G.B.C., Tip. Molinari, Venezia, 1834

Due belle, Cintia e Flora, del pari lo accendono. AL SENATORE RENATO TRIULZIO DI MILANO, p. 4)
Versi e prose