
(II, 1-3)
Beatus ille, qui procul negotiis, | ut prisca gens mortalium, | paterna rura bubus exercet suis.
Epodi
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Dei sepolcri
Origine: Parlando a Talia dei versi che ispirava a Giuseppe Parini, critico verso i nobili nullafacenti.
(II, 1-3)
Beatus ille, qui procul negotiis, | ut prisca gens mortalium, | paterna rura bubus exercet suis.
Epodi
“Che 'nanzi al dì de l'ultima partita | Uom beato chiamar non si convene.”
Num. XXXVI nell'ed. Marsand, sonetto XLIII nell'ed. Mestica
Sonetto in vita di M. Laura
Variante: Inanzi al dí de l'ultima partita
huom beato chiamar non si convene.
“La rima, de' poeti è la tortura; ma fan per essa la miglior figura.”
Origine: Proverbj, motti e sentenze ad uso ed istruzione del popolo, p. 274
“(Ma) bene a forza il caro e dolce riso
Scoprir il Paradiso
E far lieta fortuna d’atra e dura.”
da Canti popolari siciliani, 1857, p. 48 http://books.google.it/books?id=FtEFAAAAQAAJ&pg=PA48#v=onepage&q&f=false
da Sonetti, LXVIII
Origine: Citato in Harbottle, p. 396.
da Catolegh, apostolegh e roman, in "Poesie di C. P. rivedute sugli originali e annotate da un milanese", Milano, 1887, p. 613
“Come l'appetito rende saporite le vivande!”
da Le memorie, a cura di Rosolino Guastalla, La Nuova Italia, 1933; attribuita anche a Paolo Mantegazza
“Il sorriso è alla bellezza, quello che il sale è alle vivande.”
n. 2828
“L'appetito rende saporite tutte le vivande.”
Attribuite