“Tu sei mia sorella – disse Jace alla fine. – Mia sorella, il mio sangue, la mia famiglia. Dovrei sentire il desiderio di proteggerti. – Rise in silenzio e senza umorismo.”

Proteggerti da tutti i ragazzi che vorrebbero fare con te esattamente quello che vorrei fare io.
Shadowhunters, Città di vetro

Estratto da Wikiquote. Ultimo aggiornamento 05 Luglio 2021. Storia
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Cassandra Clare 212
scrittrice statunitense 1973

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“Per quanto mi riguarda, nessuno mi metteva a parte di ciò che stava avvenendo. Vedevo che tutti erano indaffarati, e che gli ugonotti, disperati per la ferita inferta all'ammiraglio, parlottavano fra loro a voce bassa. Ero sospetta agli ugonotti in quanto cattolica, e ai cattolici perché avevo sposato il re di Navarra. Fui tenuta all'oscuro di tutto, finché la sera [del fallito attentato a Coligny], mentre mi trovavo al coucher della regina mia madre, ed ero seduta su una cassapanca accanto a mia sorella la duchessa di Lorena, che aveva un'aria assai triste, la regina mia madre mi disse di andare a dormire. Mentre facevo la riverenza, mia sorella mi trattenne prendendomi per un braccio, e mettendosi a piangere forte mi disse: "Mio Dio, sorella mia non andate". La cosa mi riempì di spavento. La regina mia madre se ne accorse, chiamò a sé mia sorella, la rimproverò aspramente e le proibì di parlarmi. Mia sorella le disse che non c'era motivo di mandarmi allo sbaraglio e che se si fossero accorti di qualcosa si sarebbero certo vendicati su di me. La regina mia madre rispose che, a Dio piacendo, non mi sarebbe successo niente di male ma che, comunque andassero le cose, bisognava che io mi ritirassi nei miei appartamenti per non destare sospetti che potevano pregiudicare il successo dell'impresa. Mi ordinò di nuovo, con molta rudezza, di andare a dormire. Mia sorella in lacrime, mi augurò la buonanotte senza osare dirmi altro, e io me ne andai, colma di ansia e di sgomento, senza riuscire a immaginare che cosa dovessi temere.”

Margherita di Valois (1553–1615)

Regina Margot

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“Eravamo una famiglia numerosa, i miei fratelli andavano nello scagno, l'unica mia sorella frequentò l'università, per me non era il caso di parlarne. In molte famiglie esisteva il tacito accordo che il cadetto fosse dispensato dal tenere alto il buon nome della famiglia.”

Eugenio Montale (1896–1981) poeta, giornalista e critico musicale italiano

da Genova nei ricordi di un esule, in Opere complete, A. Mondadori, 1996, vol. 2-3
Origine: L'ufficio, in genovese.

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