“Da che guerra m'avete incominciata, | paleserò del vostro puttineccio, | de la foia, che tanto v'è montata | che non s'atuteria per pal di•lleccio. | Non vi racorda, donna, a la fiata | che noi stemmo a San Sebio in tal gineccio? | E se per moglie v'avesse sposata, | non dubbiate ch'egli era un bel farneccio. | Che foste putta il die che voi nasceste | ed io ne levai saggio ne la stalla: | ché 'l culo in terra tosto percoteste, | e sed io fosse stato una farfalla, | maraviglia saria, sì mi scoteste: | voi spingate col cul, quando altri balla.”
XXVI, vv. 1-14
Sonetti
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da Kitano si celebra in stile felliniano «Ma non capisco il vostro regista» https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/2005/settembre/03/Kitano_celebra_stile_felliniano_non_co_9_050903032.shtml, Corriere della sera, 3 settembre 2005

“Tal l'aspro saettare, e tanto dura,
Che per l'ombra de' dardi il ciel s'oscura.”
Rifacimento of Orlando Innamorato


da Motu proprio sui casi di incesto nello Stato della Chiesa