“FRANCESCO DE SANCTIS: STORIA DELLA LETTERATURA ITALIANA. […] Quante cose aveva mai in uggia il professore De Sanctis: non amava le allegorie, i concetti, le arguzie secentesche, la prosa proliferante e torbida, le cerimonie della retorica; e puntualmente a scuola ci insegnarono che quelle cose erano, letterariamente il Male; voleva scrittori di «cose» e di «vita», e aveva l'abitudine di pensare per secoli, come altri pensa per nazioni, o paesi.”

L'espresso, 1971

Ultimo aggiornamento 21 Maggio 2020. Storia
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Giorgio Manganelli 74
scrittore, traduttore e giornalista italiano 1922–1990

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“Le cose non sono mai tanto torbide, che non abbiano alcun attacco di speranza.”

Gasparo Gozzi (1713–1786) scrittore italiano

dalla lettera al cardinale Scipione Gonzaga, in Opere, 1820

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“Temer si dee di sole quelle cose | c'hanno potenza di fare altrui male; | de l'altre no, ché non son paurose.”

Dante Alighieri (1265–1321) poeta italiano autore della Divina Commedia

II, 88-90

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“[Su Fabrizio De André] Le cose migliori le ho fatte con Fabrizio. È lui che mi ha dato la possibilità di scrivere anche qualcosa, mentre per gli altri ero un semplice arrangiatore.”

Gian Piero Reverberi (1939) compositore, arrangiatore e direttore d'orchestra italiano

Origine: Dall'intervista di Riccardo Bertoncelli, in Belin, sei sicuro? Storia e canzoni di Fabrizio De André, Giunti, 2003.

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“Venuta meno l'influenza anestetizzante dell'abitudine, mi mettevo a pensare, a sentire cose infinitamente tristi.”

I, I; 1990, p. 9
Alla ricerca del tempo perduto, Dalla parte di Swann

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