“Conosco persone che dopo la caduta del potere borbonico si misero a capo della reazione, ebbero nelle loro mani migliaia e migliaia di scudi, segretamente iniziarono con me, pratiche perché colla mia banda sollevassi le popolazioni, e poscia fingendosi liberali, tradirono Francesco II come prima avevano tradito Vittorio Emanuele. Ed io per non svergognare costoro, e far danno ai figli od ai nipoti di codeste anime dannate, mi tocca di morire senza confessione; e dire che potrei, con una parola, far arrossire di vergogna parenti intimi di gente a me ben nota!!… Ma non si allarmino i compromessi e i loro congiunti, io non parlerò; i loro nomi moriranno con me.”
Come divenni brigante
Argomenti
parola-chiave , persone , caduto , capo , compromesso , confessione , congiunto , dannato , danno , gente , intimo , liberal , liberale , migliaio , miseria , misero , nipote , nota , notaio , parente , parola , persona , popolazione , potere , pratica , reazione , tradito , vergogna , vittoria , dopo , banda , colla , prima , direCarmine Crocco 21
brigante italiano 1830–1905Citazioni simili

da Notizie storiche documentate sul brigantaggio, G. Barbèra, 1862, p. 53

“[A Vittorio Emanuele II] Questo sigaro, Maestà, è il più bel giorno della mia vita.”
citato in Giuseppe Fumagalli, Chi l'ha detto?, Hoepli, 1921, p. 792

Origine: Da Scritti sulla questione meridionale, 1896-1955, Einaudi, 1955, p. 115.