“La memoria degli infortunii de' sapienti panni si debba raccomandare a' posteri, come quella degli onori e de' premii che riportarono per la loro virtù : e specialmente dove per la santa loro vita meritavano tant'altra fine da quella che per l'ira della fortuna incontrarono: onde, perdutasi coll'andare de' tempi ogni ricordanza della loro innocenza, non sieno i buoni confusi coi tristi, né i giusti principi cogl'iniqui.”

da Intorno alla morte di Pandolfo Collenuccio, Opere, Vol. II, a cura di Giansante Varrini, Tipografia Guidi all'Angora, Bologna 1839.

Estratto da Wikiquote. Ultimo aggiornamento 21 Maggio 2020. Storia
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poeta e scrittore italiano 1779–1822

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“Che si veggano più antichi i poemi de' Provenzali che i nostri, non è ragione che ci sforzi a conceder loro che i primi sieno stati, ma piuttosto accusare la negligenza de' nostri nel conservare la memoria de' primi Italiani, che verseggiarono, o la barbarie de' tempi, né quali era tutta l'Italia sconvolta.”

Giacinto Gimma (1668–1735) abate e critico letterario italiano

da Idea della storia letteraria, Napoli 1723; citato in Ireneo Affò, Dizionario precettivo, critico, ed istorico della poesia volgare, Giovanni Silvestri, Milano 1824

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