
Autore: p. 323
Satire, Satira VI, L'invidia
libro I, cap. I; p. 3
Il Dittamondo
Autore: p. 323
Satire, Satira VI, L'invidia
da Il bue vecchio, nelle Favole
“Udite or tutti del mio cor gli affanni.”
Ernani: I, 2
Ernani
Origine: Umberto Saba in Scorciatoie e raccontini, dopo aver citato quelli che secondo lui sono i due versi più belli della letteratura italiana, afferma: «Dimenticavo un terzo, meno bello; ma, per quello che dice, più italiano ancora. Lo canta (preludendo alla cabaletta "Aragonese vergine") il «partigiano» Ernani; ed è – specialmente se il tenore ha una bella voce ed attacca bene – come lo spiegarsi al sole della bandiera nazionale: "Udite tutti del mio cor gli affanni."»
“Il tempo libera l'uomo dagli affanni.”
422
“La serenità si raggiunge con molto affanno.”
“Non consumare il tuo cuore con affanni e dolori.”
“I vini rallegrano gli animi e scacciano gli affanni.”