“Si direbbe che i Governi – e purtroppo di qualsiasi ideologia politica – siano assai lontani dalla coscienza popolare, poiché questa volge verso forme più umane ed istintive di solidarietà che superano i nazionalismi senza rinnegare il sano senso nazionale, mentre troppo spesso Cancellerie e Governi ritornano ai criteri e ai principi delle sfere di influenza e della spartizione del mondo sulla base d'un predominio.”
Argomenti
governo , spartizione , cancelleria , predominio , nazionalismo , criterio , ideologia , influenza , ideologo , base , nazionale , coscienza , principio , principe , verso , senso , politico , mondo , solidarietà , lontanoGiovanni Gronchi 8
3º Presidente della Repubblica Italiana 1887–1978Citazioni simili

da Il mondo mutato. Un sillabario per immagini del nostro tempo, p. 56

Origine: Citato in Dizionario mondiale di Storia, Rizzoli Larousse, Milano, 2003, p. 1343. ISBN 88-525-0077-4

da un intervento alla Camera dei deputati, 21 aprile 1988
Origine: Rivolto a Ciriaco De Mita, durante il dibattito sulla fiducia al Governo. La frase latina fu espressa in modo errato da Martelli. Il resoconto stenografico http://legislature.camera.it/_dati/leg10/lavori/stenografici/sed0118/sed0118.pdf della seduta riporta tuttavia la citazione latina nella versione corretta (simul stabunt vel simul cadent, ovvero: insieme staranno, insieme cadranno); la terza persona plurale del futuro del verbo "cado" infatti è "cadent" e non "cadunt". Secondo alcuni http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2004/07/07/quando-politici-si-rifugiano-nel-latino.060quando.html, Martelli fu subito ripreso in aula da Alessandro Natta (ma non vi è traccia nei resoconti ufficiali). Bettino Craxi ripeté l'errore al Tg2 alcuni giorni dopo; la frase venne ripresa con lo stesso errore verbale dai media con ampia risonanza nelle settimane successive. Il 18 maggio 1988 la citazione fu oggetto di un'ironica interrogazione parlamentare http://legislature.camera.it/_dati/leg10/lavori/stenografici/sed0129/sed0129.pdf in cui i deputati Ciafardini, Soave, Nicolini e Testa chiesero al Ministro della pubblica istruzione se fosse "opportuno emanare una circolare a tutte le scuole dell'ordine classico per rassicurare gli studenti che la lingua latina, seppur morta, non è cambiata".