“Chi potesse vedere il bel paese, | ov'or si trova, Amor, la donna mia, | nuovo piacer di veder quivi avria, | vie più ch'altrove, il ciel largo e cortese. | Piangendo il rosignuol l'antiche offese, | cria soave, angelica armonia, | e, con la dolce e cara compagnia | rinovella d'Amor l'ardenti imprese. | Quanti animai sovra l'erbette e i fiori | di ch'ora il luogo a grando'nor s'adorna, | fanno a l'aura gentil vezzosi balli? | Quanti pesci entro i liquidi cristalli | dann'opra ai lor felici e lieti amori, | or che la vita mia fra lor soggiorna?”

da Stanze in lode delle donne, vv. 1-14

Estratto da Wikiquote. Ultimo aggiornamento 21 Maggio 2020. Storia

Citazioni simili

Aurelio de' Giorgi Bertola photo
Ciro di Pers photo

“Languidi raggi e scoloriti fiori | entro 'l bel volto tuo scorgo, Nicea; | e pur quivi il mio sen, come solea, | s'arricchisce di gioie e di dolori.”

Ciro di Pers (1599–1663) poeta italiano

Sopravvivenza dell'amore alla bellezza; citato in I capolavori della poesia italiana, a cura di Guido Davico Bonino, CDE, 1972

Vincenzo Monti photo

“Fulvio: I miei misfatti, o donna, | Son due: l'odio a' superbi, e immenso, e ardente | Amor di libertà.”

Vincenzo Monti (1754–1828) poeta italiano

Atto II, p. 135
Cajo Gracco

Giuseppe Parini photo
Francesco Petrarca photo
Carlo Zannetti photo

“[Su Édith Piaf] Il suo corpo si trova al cimitero di Pére – Lachaise a Parigi, mentre la sua anima è ancora in cima alla Tour Eiffel che canta per noi "La vie en rose" dolce augurio di riuscire a vedere sempre la vita in rosa.”

Carlo Zannetti (1960) chitarrista, cantautore e scrittore italiano

Variante: Il suo corpo si trova al cimitero di Pére – Lachaise a Parigi, mentre la sua anima è ancora in cima alla Tour Eiffel che canta per noi "La vie en rose" dolce augurio di riuscire a vedere sempre la vita in rosa.
Origine: Da Édith Piaf, la donna che cantava dalla cima della Tour Eiffel http://www.ilpopoloveneto.it/notizie/musica/2017/05/20/40894-edith-piaf-la-donna-cantava-dalla-cima-della-tour-eiffel, Il Popolo Veneto.it, 20 maggio 2017.

“Ospite, all'ombra dell'olmo riposa le membra sfinite, | qui dolce fra le verdi fronde mormora l'aura; | e bevi l'acqua che sgorga freschissima: al passeggero | questo nell'afa ardente è soave riposo.”

Anite di Tegea poetessa greca antica

Invito all'ombra
Origine: In Antologia Palatina, traduzione di Annunziato Presta, Casini, Roma, 1957; citato in Francesco Pedrina, Musa Greca, Antologia di poeti e prosatori greci con profili degli autori e pagine critiche organicamente scelte per un disegno storico-estetico, Casa Editrice Luigi Trevisini, Milano, V ristampa, p. 873.

Vittoria Colonna photo
Quinto Orazio Flacco photo

“Sole fecondo, che col carro ardente porti e nascondi il giorno, e nuovo e antico rinasci, nulla piú grande di Roma possa mai tu vedere!”

vv. 9-12
Alme Sol, curru nitido diem qui promis et celas aliusque et idem nasceris, possis nihil urbe Roma visere maius.
Carmen saeculare
Origine: Da Carme Secolare, Progetto Ovidio, 2002. ( Link http://www.progettovidio.it/goto.asp?id=40)

Argomenti correlati