“[Su La dolce vita] Il racconto cinematografico si avvale di risorse assai ricche e varie, spettacolarmente di grande presa, di leit-motiv ricorrenti in modo simbolico (l'assalto dei fotografi), di una libertà del tutto inconsueta nelle leggi della ripresa che avvicinano sempre più la "camera" alle virtù dell'occhio umano. La sceneggiatura offre immagini che pur tolte dalla cronaca reale per essere state assunte nel loro effettivo significato assumono uno straordinario valore fantastico. […] Mentre lasciano perplessi le simbologie metafisiche e spiritualiste.”
da Film 1961, Feltrinelli, Milano, 1961, p. 21
Origine: Citato in Claudio G. Fava, I film di Federico Fellini, Volume 1 di Effetto cinema, Gremese Editore, 1995, p. 95 https://books.google.it/books?id=DNMSsPUpWnoC&pg=PA95. ISBN 8876059318
Argomenti
simbologia , perplesso , assalto , sceneggiatura , cronaca , assunto , metafisico , fotografia , ripresa , risorsa , fotografo , camera , presa , riccio , occhio , racconto , leggi , significato , film , valor , immagine , valore , liberto , modo , grande , essere , virtù , straordinarioVito Pandolfi 1
critico teatrale e regista italiano 1917–1974Citazioni simili

Origine: Citato in Peter Bogdanovich, Chi c'è in quel film? Ritratti e conversazioni con le stelle di Hollywood, traduzione di Roberto Buffagni, Fandango Libri, 2008.

Origine: Da Lo sguardo (rovesciato) dei nuovi fotografi, 20 luglio 2012.

parte quarta p. 218
Il Cuore del Cinema

«Le più liete creature del mondo», p. 154
Ranocchi sulla luna e altri animali
da Cahiers du Cinéma, 108, Parigi, giugno 1960
Origine: Citato in Claudio G. Fava, I film di Federico Fellini, Volume 1 di Effetto cinema, Gremese Editore, 1995, p. 96 https://books.google.it/books?id=DNMSsPUpWnoC&pg=PA96. ISBN 8876059318