“O vaga Alpigianina, anco una fiata | nella valle il tuo canto risonò, | e gli echi delle rupi l'invidiata | gioconda tua canzone ridestò. || Odi, fanciulla, qual de' monti in seno | la tua canzone penetrando va. | E come ogni parola in un baleno | di rupe in rupe ripercossa sta. || Ma un giorno, come tutto se ne muore, | co' tuoi canti tu pure svanirai, | sia che t'assalga e ti consumi amore, | o che la morte ti rapisca mai! || Come perdute allora ti staranno | mestamente pensose a riguardar | le solitarie rupi, e ahimé! parranno | Le antiche tue canzoni meditar.”
L'Alpigiana, p. 42
Il canzoniere
Argomenti
rupe , canzone , baleno , valle , seno , solitario , consumo , fanciullo , canto , antico , alloro , morte , giorno , parola , amore , parola-chiave , tre-giorni , due-giorniNikolaus Lenau 7
poeta austriaco 1802–1850Citazioni simili

Fuor della culla che perenne dondola, p. 328
Foglie d'erba, Relitti marini

Origine: Rivolto alla concorrente Federica Buda durante il programma televisivo The Voice 2; citato in A «The Voice» canta Siracusa, due aretusee in gara http://corrieredelmezzogiorno.corriere.it/catania/notizie/spettacoli/2014/3-aprile-2014/a-the-voice-canta-siracusadue-aretusee-gara-22314542674.shtml, Corriere.it, 3 aprile 2014.

“Sul letto del dolore io canto la mia migliore canzone, tacendo.”
Origine: La sofferenza vinta dall'amore, p. 79