“Nella semplice parola "sorbetto" si incarna un mondo intero […] Proporre dei "sorbetti" quando gli altri pensano solo ai "gelati" (fra i quali il profano molto spesso annovera sia i preparati a base di latte che a base d'acqua) vuol dire scegliere fin da subito la levità, sposare la via della raffinatezza, proporre una dimensione aerea rifiutando la pesante camminata terragna e senza prospettive. Già, aerea: il sorbetto è aereo, quasi immateriale, fa appena un po' di schiuma a contatto con il nostro calore, poi, vinto, schiacciato, liquefatto, evapora in gola, lasciando alla lingua solo l'affascinante reminiscenza del frutto e dell'acqua che sono scivolati via.”
Origine: Estasi culinarie, pp. 122-123
Argomenti
base , acqua , via , scivolata , schiuma , gelato , raffinatezza , camminata , aereo , schiacciata , profano , latte , gola , caloria , calore , prospettiva , contatto , dimensione , frutto , lingua , semplice , parola , parola-chiave , mondo , sorbetto , intero , preparato , dire , po'Muriel Barbery 107
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