“[Su Aleksandr Aleksandrovič Blok] La materia di questi suoi versi è un fitto tessuto di nebbia, da cui si profilano, sotto improvvisi bagliori di gelida luce, evanescenti scenari boreali, sconfinate pianure seleniche, mute distese sonnolente, pervase di languidezza, di morbida malinconia. Il mondo è intravisto come attraverso un diffusore che appanni e renda fluttuanti e senza contorni paesaggi e figure. […] La poesia di Blok «registra», come una sottilissima membrana, trame impalpabili di confusi presagi, echi di arcaichi fruscii, palpiti di abissali lontananze.”
Origine: Da Studio introduttivo, in Aleksandr Blok, Poesie, Guanda, 2000.
Citazioni simili

Origine: Un figlio degli anni terribili. Vita di Aleksandr Blok, pp. 17-107

Origine: Un figlio degli anni terribili. Vita di Aleksandr Blok, pp. 32-47

citato in Cesare Garboli, Trenta poesie famigliari di Giovanni Pascoli, Einaudi, 1990, p. 47

Origine: Verso di Aleksandr Puškin.
Origine: Un figlio degli anni terribili. Vita di Aleksandr Blok, pp. 50-79
Origine: Dall'introduzione a Aleksandr Blok, La fidanzata di lillà. Lettere a Ljuba, a cura di Eridiano Bazzarelli, Editori Riuniti, 1981.