Origine: Noi, i ragazzi dello zoo di Berlino, p. 338
“Il Notturno è un bel libro, e spesso un bellissimo libro. È disuguale, ma quale libro non è disuguale? Bisogna sfrondarlo, ma quale scrittore non è da sfrondare? L'occhio e l'orecchio del poeta raccolgono gli infinitamente piccoli più sottili: la sua memoria li registra; la sua fantasia li trasfigura e li amplifica. Nessun poeta ha più continuamente trasfigurato il reale. Egli stesso parla del suo «senso magico della vita». È proprio questo. E ha osservato come la perdita di un occhio avesse provocato in lui una prodigiosa affluenza di immagini. È stato, credo, il Notturno ad insegnarmi l'attenzione minuziosa e la precisione meticolosa che sono la base dell'arte stessa più trasfiguratrice.”
Infelicità di D'Annunzio
Argomenti
libro , notturno , occhio , poeta , affluenza , registro , stesso , precisione , orecchio , perdita , fantasia , base , attenzione , memoria , scrittore , immagine , piccolo , senso , arte , bisogno , stato , vita , credo , proprioHenry De Montherlant 197
scrittore e drammaturgo francese 1895–1972Citazioni simili

“Come è più difficile a 'ntendere l'opere di natura che un libro d'un poeta.”
Aforismi, novelle e profezie

Illusioni della convalescenza, pos. 3502
Cuori allo specchio

Origine: Citato in Riccardo Bisti, Il tennista che leggeva troppo http://www.ubitennis.com/sport/tennis/2010/12/02/423586-tennista_leggeva_troppo.shtml, Ubitennis.com, 2 dicembre 2010.

Origine: Musikdrama: scritti teorici sulla musica, p. 21