da Lettera a Karl Kraus del 5 luglio 1912, p. 159
Il mio cuore e altri scritti
“Lasciate che gli uomini e le donne che ancora si discostano poco dallo stallone e dalla giumenta e dal daino e dalla daina, si cerchino gli uni e le altre nell'oscuro isolamento della carne. Lasciate che essi attenuino la licenziosità dell'alcova con la licenza del matrimonio. Lasciate che essi si rallegrino della fertilità dei loro lombi e della fecondità dei loro grembi. Lasciate che propaghino la specie. La Natura stessa è contenta d'esser loro madrina e levatrice; ed è la Natura a preparar loro letti di rose, senza tuttavia dimenticar le spine.”
Origine: Il libro di Mirdad, p. 147
Citazioni simili
“E non hai capito ancora come mai, gli hai lasciato in un minuto tutto quel che hai.”
da Pezzi di vetro, lato A, n.° 2
“È meglio essere quella che lascia piuttosto che quella lasciata.”
da Tutto il mondo è in maschera, tutto l'anno è carnevale, p. 56
Il poveraccio parlatore ed altre prose scelte