“Le iene macchiate sono animali molto rumorosi, e il loro ululato raccapricciante e melancolico è il suono più comune a rompere il silenzio di una notte africana.
L'ululato tipico della iena macchiata comincia con un gemito prolungato e melancolico, che alza in cadenza per concludere con uno urlo. Tutto sommato, uno dei suoni più bizzarri in natura. Si udisce solo raramente la iena ridere nello stato naturale, in contrasto a quelle nei giardini zoologici che possono essere incitate a ridere tenendo fuori portata un pezzo di carne su un palo tra le sbarre della loro gabbia. Quando però una moltitudine di iene si uniscono attorno la carcassa di un animale grosso come un elefante o un rinoceronte, e sono lasciate in pace, i suoni che emettono sono molto interessanti d'ascoltare. Ridono, stridolano, ululano, e inoltre emettono una pletora di gorgogli, grugniti e suoni ridacchianti che sono impossibili da descrivere con precisione.”

African Nature Notes and Reminiscences

Estratto da Wikiquote. Ultimo aggiornamento 02 Luglio 2022. Storia

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“Non | siete Stato voi che mandate i vostri | figli al fronte come una carogna | da una iena che la spolpa.”

Caparezza (1973) cantautore e rapper italiano

da Non siete Stato voi n.° 14

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“L'uomo mangia a sazietà cibi macchiati delle stragi di animali rendendosi molto più feroce delle fiere selvagge. Il sangue e le carni sono cibi per il lupo ed il serpente, non per gli esseri umani.”

Plutarco (46–127) biografo, scrittore e filosofo greco antico

citato in Franco Libero Manco, Biocentrismo. L'alba della nuova civiltà, Nuova Impronta Edizioni, Roma 1999, p. 203

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“Pochi sono gli animali la cui storia sia stata adorna di tante favole, di tante straordinarie dicerie, come quella delle iene. Gli antichi stessi narravano di esse le più incredibili cose. Si asseriva che il cane il quale vedeva l'ombra d'una iena ne perdesse incontanente la voce ed i sensi; si assicurava che l'odiosa belva sapeva imitare la voce dell'uomo per meglio adescarlo, poi d'un tratto aggredirlo ed ucciderlo; si credeva che il medesimo individuo radunasse in sè i due sessi, e persino mutasse a piacimento di sesso, ora presentandosi come essere maschio, ora come femmina. Il più notevole si è che siffatte fiabe trovarono credito presso tutte le popolazioni che conebbero le iene. Gli Arabi principalmente sono ricchi di leggende sopra questi animali. Si crede da essi solamente che l'uomo diventi furioso mangiando cervella di iena; si sottera il capo della belva uccisa per togliere malvagi stregoni il mezzo di fare soprannaturali sortilegi. Persino si crede dai più, e con certezza, che le iene non son altro che stregoni travestiti, che di giorno vanno attorno in figura umana, ma di notte pigliano la maschera di iena e danno di ogni giustizia. Io stesso fui varie volte ammonito dai miei servi arabi con premura di non isparare sulle iene, e mi vennero narrate spaventose storie sulla potenza degli spiriti infernali mascherati.”

Alfred Edmund Brehm (1829–1884) biologo e scrittore tedesco

Origine: La vita degli animali, Volume 1, Mammiferi, p. 500

“Siamo stati mangiati dal freddo e dal senso comune che due uomini possono ridere ma non piangere insieme.”

Niccolò Agliardi (1974) cantautore italiano

da Perfetti n. 11
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