“[Sui metodi di valutazione dell'energia nucleare; insieme a Giuseppe Onufrio] La crisi della fisica classica era derivata dall'aver supposto valide anche nel mondo microscopico, nell'ambito subatomico e nello studio degli ammassi stellari, quelle leggi che erano state verificate su una scala di distanze che andava da 10–8 metri ad almeno 10–14 metri. Era un presupposto che si rivelò arbitrario, come la Meccanica Quantistica da un lato e la Teoria della Relatività Generale dall'altro si incaricarono di dimostrare. Restò l'esigenza di garanzie da porre per evitare di ricommettere gli stessi errori. Ebbe allora, e dopo, molta popolarità nella comunità dei Fisici, la proposta di concedere cittadinanza piena solo a quelle formulazioni di teorie che si fondassero su di una definizione operativa dei concetti sui quali si basavano; che cioè potessero essere definite in termini di sperimentazioni concettuali coerenti con i dettami di una logica operativa.
Si può allora ben comprendere l'inaccettabilità, anche da questo punto di vista, dell'affrontare una questione, i radionuclidi ad emivite lunghissime, alla quale il tempo – i milioni di anni – toglie ogni possibile approccio di logica operativa.”

da Scalia, Onufrio, 2004; citato in Virgilio Bettini, Scorie: l'irrisolto nucleare, UTET, 2006, p. 128

Estratto da Wikiquote. Ultimo aggiornamento 06 Novembre 2020. Storia

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“Se verrà dimostrato che la mia teoria della relatività è valida, la Germania dirà che sono tedesco e la Francia che sono cittadino del mondo. Se la mia teoria dovesse essere sbagliata, la Francia dirà che sono un tedesco e la Germania che sono un ebreo.”

Albert Einstein (1879–1955) scienziato tedesco

Origine: Da un discorso in Sorbona alla Società filosofica francese, 6 aprile 1922; riportato dalla stampa francese, 7 aprile 1922, Archivio Einstein 36-378; riportato in Berliner Tageblatt, 8 aprile 1922, Archivio Einstein 79-535.
Origine: Pensieri di un uomo curioso, p. 31

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“Le equazioni della meccanica quantistica e le loro conseguenze vengono usate quotidianamente da fisici, ingegneri, chimici e biologi, nei campi più svariati. Sono utilissime per tutta la tecnologia contemporanea. Non ci sarebbero i transistor senza la meccanica quantistica. Eppure restano misteriose: non descrivono cosa succede a un sistema fisico, ma solo come un sistema fisico viene percepito da un altro sistema fisico. Che significa? Significa che la realtà essenziale di un sistema è indescrivibile? Significa solo che manca un pezzo alla storia? O significa, come a me sembra, che dobbiamo accettare l'idea che la realtà sia solo interazione?”

Lezione seconda, p. 29
Sette brevi lezioni di fisica
Variante: Le equazioni della meccanica quantistica e le loro conseguenze vengono usate quotidianamente da fisici, ingegneri, chimici e biologi, nei campi più svariati. Sono utilissime per tutta la tecnologia contemporanea. Non ci sarebbero i transistor senza la meccanica quantistica. Eppure restano misteriose: non descrivono cosa succede a un sistema fisico, ma solo come un sistema fisico viene percepito da un altro sistema fisico. Che significa? Significa che la realtà essenziale di un sistema è indescrivibile? Significa solo che manca un pezzo alla storia? O significa, come a me sembra, che dobbiamo accettare l'idea che la realtà sia solo interazione? (p. 29)

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