“Uno giovane gentile, figliuolo di messer Cavalcante Cavalcanti, nobile cavaliere, chiamato Guido, cortese e ardito, ma sdegnoso e solitario e intento allo studio, nimico di messer Corso, avea più volte diliberato offenderlo. Messer Corso forte lo temea, perché lo conoscea di grand'animo; e cercò d'assassinarlo, andando Guido in pellegrinaggio a San Jacopo; e non gli venne fatto.”
Origine: Cronica delle cose occorrenti ne' tempi suoi, p. 49
Citazioni simili
Origine: Cronica delle cose occorrenti ne' tempi suoi, p. 50
Origine: Cronica delle cose occorrenti ne' tempi suoi, pp. 105-106

dalla lettera a Diacinto Cestoni, 18 giugno 1689

Origine: Citato in Massimo Sideri, L'italiano che disegnò il computer «Ma a Steve Jobs dissi due volte no», Corriere della Sera, 5 marzo 2017, p. 23.

cap. XCVI, pp. 840-41
Origine: In una prima redazione della Crònica, gli attributi di Macalda erano «leale (leyal) e gentile». In seguito, il «leyal», non più utilizzabile in maniera neutra dopo la caduta in rovina per presunte istigazioni e complotti, fu rimosso e sostituito con «bella» (Ferran Soldevila i Zubiburu, Pere II el Gran: el desafiament amb Carles d'Anjou, Estudis Universitaris Catalans, IX (1915-1916). Monografia pubblicata in ritardo, con separata tiratura, il 1919 (ora in: Ferran Soldevila i Zubiburu, El desafiament de Pere el Gran amb Carles d'Anjou, Barcelona, 1960)