“Taluno afferma che il cinema è troppo legato ad un certo meccanicismo, per non richiedere a chi lo fa l'attirudine di un artigiano, sia pur raffinato. Ma forse che il teatro non è anch'esso una macchina? Il pittore e lo scultore sono artisti che anzitutto hanno imparato una tecnica. Certo, la tecnica del cinema è più appariscente. Il dipinto ad olio della Gioconda di Leonardo, il marmo scolpito del Mosè di Michelangelo, il bronzo fuso del Pèrseo di Cellini, non fanno pensare al duro mestiere dei loro artefici imbrattati di biacca, le mani doloranti alle prese con martello e scalpello in un'aria pregna di polvere, i polmoni intossicati dalle esalazioni del crogiuolo. Invece la «macchina» del cinema è lì, presente, nell'atto stesso dello spettacolo, è un elemento del suo linguaggio: schermo, proiezione, diffusione dei suoni, il fascio di lue che attraversa la sala… Tuttavia, se La strada di Federico Fellini è cinema, La figlia di Iorio di Arturo Ambrosio (1911) è un bell'esempio di tragedia filmata: un «surrogato» del cinematografo.”
Origine: La televisione, p. 179
Argomenti
cinema , macchina , tecnico , scalpello , crogiuolo , fuso , filmato , cinematografo , bronzo , marmo , artefice , scultore , proiezione , martello , surrogato , cinematografia , polmone , artigiano , diffusione , fascio , olio , raffinato , sala , schermo , dipinto , pittore , polvere , tragedia , duro , teatro , spettacolo , mestiere , linguaggio , artista , elemento , atto , aria , presente , figlio , strada , stesso , legato , forse , esalazioneCitazioni simili

“Con la tecnica non si fa il teatro. Si fa il teatro se si ha fantasia.”

da La mia vita, i miei film, p. 86

vol. 7, parte 1, pp. 784-785
Storia dell'arte italiana, La pittura del Quattrocento
Origine: Antonio e Piero del Pollaiolo.

“Se il mondo fosse come lo presenta un certo cinema d'oggi, sarebbe un incredibile bordello.”

n. 165 – 1965
Cahiers du cinema

“La tecnica è la forma più raffinata della più durevole proletarizzazione.”
Origine: MARTIN HEIDEGGER, Riflessioni XII-XV, Bompiani, 2016, pag. 163