“[Su Gabriele Rossetti] Povero vecchio sognatore! Aveva vagheggiata un'Italia laica, indipendente, libera, governata dalle Alpi al Faro da un unico Re prode e fedele e da un Parlamento elettivo; e moriva, già cieco, alla vigilia che quel sogno magnanimo era per tradursi in una realtà! Come Mosè sul monte di Nebo, anch'egli, l'apocalittico poeta, moriva in cospetto della Terra promessa!”
ibidem, p. 14
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“[Su Gabriele D'Annunzio] L'unico rivoluzionario in Italia.”
Attribuite
Origine: Citato in Giordano Bruno Guerri, D'Annunzio, Oscar Mondadori, Milano, 2008, p. 247: «Lo stesso Bombacci nel dicembre 1920 affermò che "il movimento dannunziano è perfettamente e profondamente rivoluzionario. Lo ha detto anche Lenin al Congresso di Mosca". In effetti sembra che Lenin avesse definito D'Annunzio "l'unico rivoluzionario in Italia", ma per bollare l'inettitudine dei socialisti, più che per lodarlo».

Pietà verso gli animali, Appendice: Brevi epitaffi per i miei gatti

Origine: Da Die Natur und die Enstehung der Träume, Lipsia 1877; citato in Sigmund Freud, L'interpretazione dei sogni, Bollati Boringhieri, 1994.
“Quando muore il sogno, che ne è del sognatore?”
da Appuntamento su un mondo perduto, traduzione di Mario Galli, Urania n. 619, Mondadori, cap. 1
Origine: Le due frasi, spesso citate insieme, costituiscono il solo testo dei due capitoli, incipit ed explicit dell'opera.