“Fissa dunque il tuo sguardo nel blu del cielo. È un oggetto infinito, senza limiti. Non pensare, non dire: "Che bello!", non fare apprezzamenti. Se cominci a pensare, ti sei bloccato. I tuoi occhi non si muovono più dentro il blu infinito. Muoviti e osserva, non fare altro. Non creare parole: diventerebbero una barriera. Non dire nemmeno "cielo blu". Non verbalizzare. Deve restare solo uno sguardo puro e innocente, perso nel blu del cielo. Quello sguardo non ha fine; continuerai senza sosta a guardare in esso, e all'improvviso diventerai consapevole di te stesso, poiché non esiste alcun oggetto, ma solo un vuoto. Come mai? Perché quando esiste un vuoto, i sensi diventano inutili.” Osho Rajneesh (1931–1990) filosofo indiano Origine: Il libro dei segreti, I segreti della trasformazione (vol. II), p. 186
“Dal cielo al mare, era un'infinita varietà di blu. Per il turista, quello che viene dal nord, dall'est o dall'ovest, il blu è sempre blu. Solo dopo, quando ci si sofferma a guardare il cielo e il mare, ad accarezzare con gli occhi il paesaggio, se ne scoprono altre tonalità: il blu grigio, il blu notte e il blu mare, il blu scuro, il blu lavanda. O il blu melanzana, nelle sere di temporale. Il blu verde. Il blu rame del tramonto, prima del mistral. O quel blu così pallido, quasi bianco.” Jean-Claude Izzo (1945–2000) scrittore, giornalista e poeta francese Chourmo Il cuore di Marsiglia
“Forse l'intero universo non era che un corpuscolo pieno di rifrazioni, su un essere più grande? Forse i nostri mondi non erano che gli atomi di un altro universo di mondi, che a sua volta lo era di un altro e così via, in progressione senza fine?” H. G. Wells (1866–1946) scrittore britannico da Sotto il bisturi; pp. 96-97 Racconti
“Avete mai confuso un sogno con la realtà? Avete mai rubato qualcosa quando tenevate la cassa, vi siete mai sentite tristi? Avete mai pensato che il vostro treno si muovesse, mentre invece eravate ferme? Forse ero solo pazza, o forse erano gli anni Sessanta. O forse ero solo una ragazza interrotta.” Winona Ryder (1971) attrice statunitense Film Ragazze interrotte
“Sarà che forse sono daltonico, | ma devo dire che questo cielo, | invece di essere sembre più blu, | a me sembra sempre più nero.” Giorgio Canali (1958) chitarrista, cantautore e produttore discografico italiano da Mostri sotto il letto
“Perché io mi posso permettere quel lusso di essere abbandonato, anche se io abbandonato non lo sono mai, io sono soltanto solo per poter vivere in una solitudine popolata di pensieri, perché io sono un po' uno spaccone dell'infinito e dell'eternità e l'infinito e l'eternità forse hanno un debole per le persone come me.” Bohumil Hrabal (1914–1997) scrittore ceco
“Quando il mare è ombroso e il cielo si è stancato di essere blu, restate in silenzio: qualcuno, fosse solo il vento, busserà e vi sorriderà.” Mimmo Parisi musicista https://band.myblog.it/2020/02/27/quando-la-speranza-bussa/
“Forse non siamo capaci di amare proprio perché desideriamo essere amati, vale a dire vogliamo qualcosa (l'amore) dall'altro invece di avvicinarci a lui senza pretese e volere solo la sua semplice presenza.” Milan Kundera libro L'insostenibile leggerezza dell'essere L'insostenibile leggerezza dell'essere
“E chi avrebbe mai detto, chi avrebbe anche solo pensato che magari Cupìdo poteva spararmi un altro di quei maledetti dardi. È vero che sono stato trafitto al cuore ma se qualcosa sembra troppo bello per essere vero, di solito lo è. ~Spend Some Time” Eminem (1972) rapper, attore e produttore discografico statunitense
“Ci sono, infatti, due categorie di poeti. I più grandi, i rari, i veri maestri, compendiano in sé l'umanità; senza preoccuparsi di sé o delle proprie passioni, annullando la loro personalità per assorbirsi in quella degli altri, essi riproducono l'Universo, il quale si riflette nelle loro opere scintillante, vario, molteplice, come un cielo specchiantesi tutt'intero nel mare, con tutte le sue stelle e tutto il suo azzurro. Ce ne sono altri a cui basta gridare per essere armoniosi, piangere per commuovere, parlare di sé per durare eterni. Forse, facendo altrimenti, non si sarebbero potuti spingere più lontano, ma, in mancanza dell'ampiezza, hanno l'ardore e l'estro, tanto che se fossero nati con un altro temperamento, non avrebbero forse avuto nessun genio” Gustave Flaubert (1821–1880) scrittore francese Origine: Lettere, p. 45