“La meccanica classica permette di tracciare una distinzione fra moti (assoluti) non accelerati e accelerati; inoltre essa asserisce che le velocità hanno un'esistenza soltanto relativa (dipendente dalla scelta del sistema di riferimento inerziale), mentre le accelerazioni e le rotazioni hanno un'esistenza assoluta (indipendentemente dalla scelta del riferimento inerziale). Questa situazione può essere espressa così: secondo la meccanica classica esiste la «relatività delle velocità» ma non la «relatività delle accelerazioni.»”
Origine: Altri saggi e articoli, pp. 519-520
Argomenti
accelerazione , meccanico , riferimento , classico , assoluto , scelta , esistenza , rotazione , dipendente , distinzione , espresso , situazione , sistema , secondo , essere , velocitàAlbert Einstein 597
scienziato tedesco 1879–1955Citazioni simili

inizio marzo 1914; pp. 673-674
Lettere a Michele Besso
Origine: Come ricordato da Abraham Pais (in «Sottile è il Singore...»: la scienza e la vita di Albert Einstein, Boringhieri, Torino, 1986, cap. 16) i tentativi di osservazione in condizione di eclissi solare furono alquanto travagliati. Nel 1912 una spedizione in Brasile non riuscì ad effettuare le misurazioni a causa di condizioni meteorologiche avverse. Nell'estate del 1914 non venne intrapreso un secondo tentativo per via della crisi internazionale. La Prima guerra mondiale portò al rinvio del terzo tentativo (in Venezuela nel 1916) e nel 1918 un quarto esperimento condotto da statunitensi non diede risultati attendibili. Solo nel maggio 1919 due gruppi di ricercatori britannici raccolsero i dati, che una volta elaborati rappresentarono una prima conferma della teoria einsteiniana. Opere scelte, nota a p. 674.

Origine: La scienza e l'ipotesi, p. 117

1988, p. 30
Dizionario del diavolo