“Le parole sono pietre”
mai titolo di libro fu più felicemente duro e capace di colpire – è il frutto di un viaggio in Sicilia in tre tempi: nel 1951, nel 1952 e nel 1955, anno, questo stesso in cui fu pubblicato per la prima volta. [...] Ultimo, allora, di una lunghissima e illustrissima schiera di viaggiatori in Sicilia, viaggiatori che spesso, in questa terra antica e composita, enormemente stratificata, sono stati ingannati o fuorviati da superfici arditamente colorate o da monumentalità incombenti, fino a giungere qualche volta allo smarrimento (come successe a quel povero inglese di nome Newman, divenuto poi cardinale, che dalla Sicilia scappò confuso e febbricitante), ultimo, dicevo, Levi, non ha distrazioni e incertezze. (Vincenzo Consolo)
Le parole sono pietre, Citazioni sul libro

Carlo Levi 59
scrittore e pittore italiano 1902–1975Citazioni simili

“Le mie parole nella sua mente: fredde pietre levigate che affondano in un pantano.”

Tuttobenigni 95/96

“Se medesimi esaltando con parole da fare per istomacaggine le pietre saltar del muro e fuggirsi.”

Variante: Ben lungi dall’essere fluida, la modernità è l’epoca in cui le parole sono pietre, e in cui si attua l’incubo del.
Origine: Manifesto del nuovo realismo, p. 78

Origine: Da J. Zihlmann, Volkserzählungen und Bräuche, Hitzkirch, 1989.