Frasi da libroCanne al vento

Canne al vento è un romanzo di Grazia Deledda. Uscito a puntate su L'Illustrazione Italiana, dal 12 gennaio al 27 aprile 1913, dopo qualche mese fu pubblicato in volume, presso l'editore Treves di Milano. Il titolo dell'opera più famosa della scrittrice sarda allude al tema profondo della fragilità umana e del dolore dell'esistenza; in questa direzione mobilita le riflessioni e le fantasie di un eroe protagonista, come un primitivo, un semplice, assai simile al pastore errante dell'Asia leopardiano o a uno degli umili manzoniani. Il rapporto di similitudine tra la condizione delle canne e la vita degli uomini, celebrato nel titolo del romanzo, proviene da un'opera del 1903: Uomini siamo, Elias, uomini fragili come canne, pensaci bene. Al di sopra di noi c'è una forza che non possiamo vincere.

„Il rimedio è in noi» sentenziò la vecchia. «Cuore, bisogna avere, null'altro…“
— Grazia Deledda, libro Canne al vento
cap. VII
Canne al vento

„E perché nascere?»
«Oh bella, perché Dio vuole così!“
— Grazia Deledda, libro Canne al vento
cap. IV
Canne al vento

„[…] l'amore è quello che lega l'uomo alla donna, e il denaro quello che lega la donna all'uomo.“
— Grazia Deledda, libro Canne al vento
cap. VI
Canne al vento

„Un uomo libero è sempre adatto per una donna libera: basta ci sia l'amore.“
— Grazia Deledda, libro Canne al vento
cap. IX
Canne al vento