Frasi da libro
Epistulae morales ad Lucilium
Le Epistulae morales ad Lucilium sono una raccolta di 124 lettere scritte da Lucio Anneo Seneca al termine della sua vita.

“Nasciamo diversi, moriamo uguali.”
XCI, 16
Impares nascimur, pares morimur.
Epistulae morales ad Lucilium

“Quando insegnano, gli uomini imparano.”
VII, 8
Homines, dum docent, discunt.
Epistulae morales ad Lucilium

“In verità non è povertà, se è lieta; povero è non chi possiede poco, ma chi desidera di più.”
2, 6; 2000
Epistulae morales ad Lucilium

“Si volge ad attendere il futuro solo chi non sa vivere il presente.”
101, 9
Epistulae morales ad Lucilium

“Non è perché le cose sono difficili che non osiamo, ma è perché non osiamo che sono difficili.”
CIV, 26
Non quia difficilia sunt non audemus, sed quia non audemus difficilia sunt.
Epistulae morales ad Lucilium

“Negli uomini tale è il modo di parlare quale quello di vivere.”
114, 1
Talis hominibus fuit oratio qualis vita.
Epistulae morales ad Lucilium

“Quando consideri il numero di uomini che sono davanti a te, pensa a quanti ti seguono.”
15, 10
Cum aspexeris, quot te antecedant, cogita, quot sequantur.
Epistulae morales ad Lucilium

“Smetterai di temere se avrai smesso di sperare.”
V, 7
Desines timere si sperare desieris.
Epistulae morales ad Lucilium

“[…] non sperare senza disperazione e non disperare senza speranza.”
104, 12; 2000, p. 955
Epistulae morales ad Lucilium

“La via è lunga se si va per regole, è breve ed efficace se si va per esempi.”
Epistulae morales ad Lucilium

“Chi è temuto teme: non può starsene tranquillo chi è oggetto della paura altrui.”
105, 4
Epistulae morales ad Lucilium