“Un fine autentico può fare a meno di speranze e anche di ogni probabilità di essere raggiunto.” Guido Ceronetti Insetti senza frontiere § 174 Insetti senza frontiere
“Il monoteismo biblico e islamico, questa decapitazione integrale del Divino policefalo, questa insensata instaurazione (auto crocifissione?) del Divino nello squallore di un po' di sabbia e pietra, domina ancora tutte le nazioni del mondo.” Guido Ceronetti Insetti senza frontiere § 232 Insetti senza frontiere
“«Date a Cesare quel che è di Cesare». «Date a Dio quel che è di Dio»… Non ci resterebbe niente. Proviamo a non dare niente a nessuno dei due.” Guido Ceronetti Insetti senza frontiere § 21 Insetti senza frontiere
“Se c'è una parola che non comprendi, che ti sembra oscura, perché rimproverarlo a chi l'ha scritta o pronunciata, perché sforzarti inutilmente di capire e arrabbiarti se non penetri in quella parola? Semplicemente quel messaggio non era destinato a te, ma ad altri. Il messaggio, là dove deve arrivare, arriva.” Guido Ceronetti Insetti senza frontiere § 23 Insetti senza frontiere
“«Guardo la mia luce che muore» dice un personaggio di Beckett. È l'unica risposta giusta e sensata che possiamo dare, in vecchiaia, agli insolenti che ci assillano con i loro petulanti, intollerabili: «che cosa stai facendo», «a cosa stai lavorando», «quali programmi hai», «che cosa farai l'anno prossimo». La luce che muore non fa confidenze e ha altro da pensare.” Guido Ceronetti Insetti senza frontiere § 42 Insetti senza frontiere
“Dove tutto è enigma (storia, natura, cosmo) la certezza dell'insolubilità pone un invisibile seme di speranza.” Guido Ceronetti Insetti senza frontiere § 43 Insetti senza frontiere
“Le parole degli ottimisti pugnalano nella schiena l'infinità di martirio degli esseri umani sulla terra.” Guido Ceronetti Insetti senza frontiere § 49 Insetti senza frontiere
“L'importanza di non aver niente da dire: questo fa inviare una illimitata quantità di messaggi.” Guido Ceronetti Insetti senza frontiere § 52 Insetti senza frontiere
“Imparare la bellezza del verbo subire e tenerselo come stella polare. Non servono ribellioni perché tutto è incessante subire e patire violenza. Comprendere l'inevitabilità del subire non è rassegnazione: è attivo conoscere. Di sopruso in sopruso, di violenza in violenza subite, si arriva alla fine della corsa, della strada maestra, della notte. Si può subire disprezzando, respingendo, uccidendo mentalmente chi ci obbliga a subire, naufraghi nella bellezza malinconica e pura dell'accettare.” Guido Ceronetti Insetti senza frontiere § 57 Insetti senza frontiere
“Più è forte la consapevolezza di aver sbagliato tutto nella propria vita, più l'anima ne riceve cura di consolazione. Fa bene anche pensare che la vita di tutti non è che una successione di errori e che la storia del mondo non è che apparenza e follia. Fa bene pensare che tutto poteva andare diversamente e che c'è un oscuro peccato d'origine, che la rivoluzione industriale è stata un crimine e che il dominio attuale della tecnica è la perdita di ogni autenticità e sostanza umana, una sottomissione a un potere mostruoso. Fa bene e illumina, fa vivere e morire un po' meglio.” Guido Ceronetti Insetti senza frontiere § 62 Insetti senza frontiere
“Se la loro voglia di farsi del male e di procurarne agli altri avesse tregua (pur non cessando i dubbi sul che fare e il rifiuto della famiglia e dell'esistenza così com'è oggi) folle di giovani, invece di intossicarsi orribilmente nei modi che sappiamo, cercassero estasi e oblio, con dosi quotidiane, anche forti, di ragione e di bellezza, le città di notte si riempirebbero di pensatori che bisbigliano, di solitari persi in un libro, di filosofi in agguato dietro un angolo… Qualcuno morrebbe, verso il mattino, per overdose di conoscenza.” Guido Ceronetti Insetti senza frontiere § 75 Insetti senza frontiere
“«Abbiamo tutti bastante forza per sopportare i mali d'altri»: una delle più squartanti, tra le massime del duca di La Rochefoucauld (Maximes, XXII, ed. 1665). Possiamo constatare ogni giorno, ogni momento, che la massima è vera: ma se non fosse così chi avrebbe la forza per portare soccorso? E nello stesso tempo la Valle delle Lacrime è anche piena di smentite alla massima, che risulta così acuminata e spuntata insieme, un paradosso psicologico. Molti medici hanno mente e vita funestate, disarticolate dall'ininterrotto contatto coi mali e la morte d'altri. Moltissime donne darebbero senza pensarci troppo la vita per dare sollievo (per non doverli sopportare) ai mali di padri, mariti, amanti, sorelle, o di loro assistiti per obbligo di lavoro. Perché la sofferenza d'altri contagia, in un modo o nell'altro, sempre. (Forse soltanto per i bambini la massima XXII resta del tutto incontestabile: la loro specifica insensibilità naturale li rende invulnerabili al contagio).” Guido Ceronetti Insetti senza frontiere § 133 Insetti senza frontiere
“Il secolo XX, con mani prestate dal XIX, non ha ucciso Dio ma – con ben più forte evidenza – ha perso l'uomo. Tra queste immense moltitudini depravate e in perpetua fuga su un'inesorabile pista circolare lo cercheresti invano.” Guido Ceronetti Insetti senza frontiere § 142 Insetti senza frontiere
“La storia, nell'Occidente tramontato e nell'Oriente ridotto appendice d'Occidente, sterminatrice, è da un pezzo un disco di vinile a 33 giri (oggetto che vivamente rimpiango, che mi aiutava a pensare e mi dava gioia) con un solco guasto, che ripete senza fine, e non puoi fermarlo, le stesse, stesse note. Solo un Dio ferito ma non morto potrebbe spostare la puntina dal solco dov'è incagliata, ma guarda e sorride. Tutti noi che parliamo siamo quella nota che si ripete, che non può districarsi dal solco guasto.” Guido Ceronetti Insetti senza frontiere § 143 Insetti senza frontiere
“Trarre da una scrittura sacra filosofia è trasformare una colata incandescente in una azzurrina fiamma di gas da cucina – per riscaldare le nostre anime timide a bagnomaria.” Guido Ceronetti Insetti senza frontiere § 154 Insetti senza frontiere
“Diceva un astrofisico che dopo avere ininterrottamente esplorato e ascoltato, percorso, calcolato l'inanimato delle galassie mediante i più potenti radiotelescopi d'Europa e d'America, era certo di aver percepito il grande grido emesso dalla totalità dell'Universo, molto simile allo straziante lamento di un ferito moribondo che non riceve soccorso da nessuno – un incessante segnale di S. O. S. di viventi irraggiungibili, come se uno sterminato oceano di entità vocali (bocche temeva di dirlo) di mondo in mondo lo emettesse senza speranza.” Guido Ceronetti Insetti senza frontiere § 167 Insetti senza frontiere
“L'uomo che invecchia solo deve togliere dalla sua camera il letto che sia stato della coppia che non c'è più, il letto dei suoi molti amori dove infinite carezze sono state date, scambiate e rese. perché un letto troppo largo che ha cessato di essere condiviso è fatto di chiodi di fachiro, e non essendo un sàdhu avrai soltanto il tormento dei chiodi, nessun pensiero elevato in grado di trascendere la carne orfana verrà a visitarti se ti coricherai tra lenzuola di ricordi. Dormi in un letto dove non potrai starci che tu solo, i lerci mostri dei padri del deserto non oseranno avvicinarsi.” Guido Ceronetti Insetti senza frontiere § 168 Insetti senza frontiere
“La Terra non rimpiangerà l'uomo, né l'Uomo la Terra. Una coppia troppo litigiosa, che con le sue urla disturbava gli astri vicini.” Guido Ceronetti Insetti senza frontiere § 176 Insetti senza frontiere
“L'esempio più grandioso di schizofrenia è il Dio di Mosè e dei Profeti, del Vecchio e del Nuovo Testamento, e non c'è psichiatra in grado di prescrivergli una cura.” Guido Ceronetti Insetti senza frontiere § 198 Insetti senza frontiere
“L'uomo fa orrore. La donna molto meno, ma soltanto finché non arriverà a somigliargli del tutto.” Guido Ceronetti Insetti senza frontiere § 199 Insetti senza frontiere