“A volte la vita di un uomo si trasforma in un cancro | per le ammaccature continue, | e si gonfia in una massa violacea, | come le escrescenze sui gambi di granturco. | Ed io ero là, un falegname, infangato in un pantano di vita | in cui camminavo credendolo un prato.” Edgar Lee Masters libro Antologia di Spoon River "Indignazione" Jones, 2010 Antologia di Spoon River Sulla vita
“Ti ho conosciuto bambinolì, in quella terra di Cordoba argentinamentre giocavi tra i pioppi e il granturco,le mucche delle vecchie fattorie, i braccianti …Non ti ho più rivisto, finché un giorno seppiche eri luce insanguinata, il nord,quella stellache ogni attimo bisogna guardareper sapere dove ci troviamo.” Rafael Alberti (1902–1999) poeta spagnolo da A Ernesto Che Guevara Sui bambini , Luce , Stella
“Sono davvero molti anni ormai, che mi chiedo – e chiedo agli specialisti e alle autorità locali – come mai la solenne città di Poseidonia sia ancora per più della metà sottoterra, anzi sotto il granturco che la ricopre. Come mai non possiamo ammirare gli altri settori dell'antica città greca anche nel suo quartiere degli affari, delle botteghe e delle abitazioni? E come mai dell'anfiteatro solo un terzo appare visibile al di là della strada asfaltata, che ancora interrompe a mezzo la città? Perché tutto il resto sta esso pure sotto le «proprietà private» che, ovviamente, potrebbero – anzi dovrebbero – essere requisite o comunque liberate da ogni interferenza data la ineffabile importanza di questo «sito archeologico»; certo il più solenne di tutta la Magna Grecia?” Gillo Dorfles (1910–2018) critico d'arte, pittore e filosofo italiano Sull'età
“Il Ruanda è piccolo, montuoso e densamente popolato. Come spesso accade in Africa, anche in Ruanda si arriva al conflitto tra chi vive allevando bestiame e chi coltiva la terra. Di solito, però, nel continente gli spazi sono talmente vasti che uno dei contendenti può trasferirsi su territori liberi eliminando il focolaio della discordia. In Ruanda questa soluzione è impossibile: non esiste spazio per spostarsi e cedere il campo. Intanto le mandrie possedute dai tutsi crescono e hanno bisogno di sempre nuovi pascoli, e c'è un solo modo per trovarli: confiscare la terra ai contadini, ossia, scacciare gli hutu dai loro campi. Ma gli hutu vivono già stretti come sardine. Da anni il loro numero cresce a vista d'occhio e, per colmo di sventura, le terre che coltivano sono sterili, poverissime. In effetti le montagne del Ruanda sono coperte da uno strato di terra talmente sottile che, ogni anno, la stagione delle piogge ne lava via grandi porzioni. In molte zone dove gli hutu avevano i loro campicelli di manioca e di granturco, ora luccica la roccia nuda.” Ryszard Kapuściński libro Ebano Origine: Ebano, p. 148 Stagione , Montagna , Modo