Frasi di Albert Kesselring

Albert Konrad Kesselring è stato un generale tedesco con il grado di feldmaresciallo.

Dopo aver prestato servizio in artiglieria durante la prima guerra mondiale, entrò a far parte della nuova Luftwaffe di cui fu uno dei principali organizzatori. Durante la seconda guerra mondiale comandò con notevole efficacia flotte aeree nel corso dell'invasione della Polonia, della Campagna di Francia, della battaglia d'Inghilterra e dell'operazione Barbarossa. Durante queste campagne diresse una serie di incursioni aeree contro agglomerati urbani nemici.

Nel novembre 1941 divenne comandante in capo tedesco dello scacchiere Sud ed ebbe il comando generale delle operazioni nel Mediterraneo, che includevano anche le operazioni in Nordafrica. Mentre la collaborazione con il generale Erwin Rommel fu spesso difficile, in generale seppe mantenere buoni rapporti con i dirigenti politico-militari italiani. Dall'estate 1943, e soprattutto dopo l'8 settembre 1943, assunse il comando supremo di tutte le forze tedesche in Italia e condusse la lunga campagna difensiva contro gli Alleati. Verso la fine della guerra, dal marzo 1945, comandò le forze germaniche sul fronte occidentale senza poter evitare la resa finale.

Kesselring mantenne il controllo dell'Italia occupata con grande durezza, represse il movimento di Resistenza e fu responsabile di numerosi crimini di guerra sia contro i partigiani che contro la popolazione civile. Per questo fu processato dagli Alleati e condannato a morte, sentenza poi commutata in ergastolo per intervento del governo britannico. Fu in seguito rilasciato nel 1952 senza aver mai rinnegato la sua lealtà ad Adolf Hitler. Pubblicò in seguito le sue memorie intitolate Soldat bis zum letzten Tag . Wikipedia  

✵ 30. Novembre 1885 – 16. Luglio 1960
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Albert Kesselring frasi celebri

“Chi va all'assalto ha il dovere di vincere.”

citato in Enzo Biagi, Dizionario del Novecento

Albert Kesselring: Frasi in inglese

“A military leader often faces a situation he has to deal with, but because it is his duty, no court can try him.”

To Leon Goldensohn, February 4, 1946, from "The Nuremberg Interviews" by Leon Goldensohn, Robert Gellately - History - 2004.

“A soldier's first duty is to obey, otherwise you might as well do away with soldiering.”

To Leon Goldensohn, February 4, 1946, from "The Nuremberg Interviews" by Leon Goldensohn, Robert Gellately - History - 2004 - Page 322.

“I have always had plenty of friends, and now at age sixty, I face four walls as a common prisoner.”

To Leon Goldensohn, February 4, 1946, from "The Nuremberg Interviews" by Leon Goldensohn, Robert Gellately - History - 2004.

“War is possible only if you have a lot of enemies. If all the enemies get together and form one front - if you cut down the number of enemies - there would be no war.”

To Leon Goldensohn, February 4, 1946, from "The Nuremberg Interviews" by Leon Goldensohn, Robert Gellately - History - 2004.

“Allied air power was the greatest single reason for the German defeat.”

Quoted in "Tail-End Charlies: The Last Battles of the Bomber War, 1944-45" - by John Nichol, Tony Rennell - History - 2006.

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