Frasi di Gustav Meyrink
Gustav Meyrink
Data di nascita: 19. Gennaio 1868
Data di morte: 4. Dicembre 1932
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Gustav Meyrink, pseudonimo di Gustav Meyer , fu uno scrittore, traduttore, banchiere ed esoterista austriaco.
Ha legato il suo nome all'opera esoterica Il Golem, che riprende una vecchia leggenda ebraica di Praga.
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Frasi Gustav Meyrink
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„Non per molto! Non sarei stato più lo zimbello di un goffo Fato, privo di scopo, che non sapeva nemmeno fare il suo disgustoso lavoro… che mi innalzava in cielo solo per precipitarmi nel sudicio stagno puzzolente dello scoraggiamento, e intanto suonava la sua stupida canzone che conoscevo benissimo… che tutti i bambini conoscevano… tutti i cani randagi perfino… che nulla dura sulla terra… che tutto passa… tutto…“
— Gustav Meyrink
Il Golem e altri racconti
„Avevo tuttavia ottenuto almeno un risultato fermo: la certezza che la successione degli avvenimenti della vita di ognuno non è che una strada senza uscita, per quanto ampia e facilmente percorribile possa sembrare, e che la soluzione del nostro più intimo mistero si può trovare nelle linee appena visibili incise nel nostro essere, piuttosto che nelle rivoltanti e ovvie cicatrici lasciate dalla raspa della vita esteriore.“
— Gustav Meyrink
Il Golem e altri racconti
„Stavo pensando", disse Prokop come se volesse farsi perdonare il suo silenzio, "com'è strano quando il vento gioca con gli oggetti inanimati. E' quasi miracoloso il modo in cui cose che giacciono in giro senza un briciolo di vita improvvisamente cominciano a svolazzare. Non ve ne siete accorti? Una volta stavo in una piazza deserta e guardavo un mucchio di cartacce che si rincorrevano l'un l'altra. Non sentivo il vento perché stavo in un angolo riparato, ma eccole là, ammassate insieme in una vera e propria danza della morte. Un attimo dopo sembrava che avessero stipulato un armistizio ma, tutto a un tratto, uno sbuffo irresistibile della memoria sembrava soffiare su di loro, e ricominciavano, ognuna correndo dietro alla sua vicina finché scomparvero dietro l'angolo. Rimase solo un giornale intero; stava impotente sul selciato, e sbatteva astiosamente di qua e di là: sembrava un pesce fuor d'acqua che boccheggiasse. Non potei fare a meno di pensare che noi, in fin dei conti, siamo proprio come quei pezzetti di carta svolazzanti, nient'altro. Siamo trascinati di qua e di là da un "vento" invisibile e incomprensibile, che ci obbliga a comportarci in un certo modo, per quanto -da vanitosi- ci vantiamo della nostra forza di volontà.“
— Gustav Meyrink
The Golem
„Gli orang-utang, divisi in schiere e portando a spalla rami, randelli o quant'altro avevano preso nella furia, serrati e stretti l'uno con l'altro, sfilarono, ritti sulle zampe posteriori, per il sentiero della foresta, mentre il capo li precedeva con aria di importanza. […] Voltavano il viso a sinistra e battevano la terra coi calcagni come pazzi furiosi. […] "Per un attimo", disse Mr. Slyfox, "mi parve di non essere più nella foresta vergine, ma altrove, in qualche altro luogo. In qualche capitale europea."“
— Gustav Meyrink
da Castroglobina