Publilio Siro: Frasi popolari (pagina 30)

“Regna e non è retto, chi non fa se non ciò che gli piace.”
Regnat, non regitur, qui nil nisi quod vult facit.

“Chi vince, non vuol rivali.”
Rivalitatem non amat Victoria.

“Far arrossire un amico vuol dire perderlo.”
Ruborem amico excutere amicum est perdere.

“Non vorrei diventare re per poter essere crudele.”
Rex esse nolim, ut esse crudelis velim.

“Dai corso piuttosto a chi ti prega che a chi ti ordina.”
Roganti melius quam imperanti pareas.

“È rubare, non chiedere, quanto si prende qualcosa a chi non vuole!”
Rapere est, non petere, quidquid invito auferas.

“È vano cercare ciò che ci salvi dal fulmine.”
Remedium frustra est contra fulmen quaerere.

“Cerca la solitudine se vuoi vivere puro.”
Solitudinem quaerat, qui vult cum innocentibus vivere.

“L’amico ammoniscilo a quattr’occhi, lodalo in pubblico.”

“Se obbedisci forzatamente, sei schiavo; se volontariamente, sei un aiutante.”
Si invitus pares, servus es; si volens, minister.

“La persona irata sempre pensa a cosa vuole fare, ma non a ciò che realmente può fare!”
Semper plus iratus sese posse, quam possit, putat.

“C'è ancora speranza di salvezza quando la coscienza rimprovera l'uomo!”
Spes est salutis, ubi hominem obiurgat pudor.

“È della persona buona prima consigliare e poi correggere!”
Suadere primum, dein corrigere benivoli est.

“Il saggio, quando pensa, avanza armato contro tutti!”
Sapiens contra omnes arma fert, cum cogitat.

“È sacro ricordare quelli a cui devi la vita!”
Sanctissimum est meminisse, cui te debeas.

“Gli stolti temono la fortuna, i saggi la sopportano!”
Stulti timent fortunam, sapientes ferunt.

“È l'intelligenza e non l'età che aiuta a trovare la saggezza!”
Sensus, non aetas invenit sapientiam.

“Essere altruisti ci fa sentire sempre felici!”
Semper beatam se putat benignitas.

“Scusando spesso ti metterai nella condizione di creare delle ingiustizie!”
Saepe ignoscendo des iniuriae locum.