Roberto Paribeni è stato un archeologo, accademico e storico italiano.
Fu prima ispettore e direttore museale a Roma e a Napoli, poi, fino al 1928 sovrintendente alle antichità di Roma e del Lazio e, tra il 1928 e il 1933, direttore generale delle Antichità e belle arti. Tra il 1923 e il 1946 fu pure socio nazionale dei Lincei. Nel 1929 fu nominato Accademico d'Italia, mentre nel 1934 fu chiamato a sostituire Corrado Ricci alla presidenza del Regio Istituto di archeologia e storia dell'arte. A partire dallo stesso anno insegnò archeologia e storia antica presso l'Università Cattolica di Milano. Dopo l'armistizio di Cassibile aderì alla Repubblica Sociale Italiana.
Operò in Montenegro, Eritrea , Egitto, Turchia; diresse scavi archeologici in Italia. Le sue opere, tra le quali si contano numerose relazioni sugli scavi e trattati politici, annoverano pure una monografia su Traiano, imperatore al quale dedicò uno studio approfondito, un volume sulla storia di Malta e un ultimo sulla ritrattistica nell'antichità. Ideologicamente vicino agli interventisti, pubblicò alcuni volumi su questioni interessanti i problemi dell'Italia nel Levante. Suo figlio Enrico seguì le orme del padre e si dedicò all'archeologia classica