da A Valente per il trattato di pace, Orazioni, X, 15; in Discorsi di Temistio
Temistio è stato un filosofo greco antico, insegnante e alto funzionario dell'Impero romano.
Esegeta di Aristotele, fu maestro di filosofia in una sua scuola di Costantinopoli. Benché pagano, ricoprì prestigiose cariche nell'amministrazione imperiale degli imperatori cristiani Costanzo II, Gioviano, Valente e Teodosio I ; fu nominato senatore nel 355, proconsole nel 358 e praefectus urbi nel 384. Visitò Roma nel 357, nel 376 e forse nel 383, e fu scelto come inviato del senato in almeno dieci ambascerie.
Si sono conservate, tra le altre opere, 33 Discorsi, 18 cosiddetti "politici", per lo più panegirici imperiali, e i restanti 15 "privati", cioè conferenze, scritti polemici e d'occasione. Perdute sono le sue parafrasi alle Categorie, agli Analitici primi e ai Topica di Aristotele. La notizia data da Fozio nel IX secolo, di un Temistio anche commentatore di Aristotele e di Platone, è dubbia; l'aver adottato il genere della parafrasi comporta del resto una maggiore neutralità e fedeltà al pensiero di Aristotele.
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da A Valente per il trattato di pace, Orazioni, X, 15; in Discorsi di Temistio