Frasi di Albio Tibullo

“Giove si fa gioco delle false promesse degli amanti.”

“È sufficiente un piccolo raccolto.”

“Chi serve ad Amore, vada e riconosciuto, taccia e neghi per tutti gli dèi di ricordarsene; perché l'indiscreto, chiunque siasi, proverà che Venere è nata dal sangue, è nata dal mare in tempesta.”

“Come vivevano bene quando regnava Saturno, prima che la terra fosse aperta in immensi viaggi! Il pino non aveva ancora sfidato le cerule onde, né spiegato al soffio dei venti il seno delle vele; né ancor vagando in cerca di guadagni per terre ignote il nocchiero aveva caricato di merce straniera il vascello. Allora il vigoroso toro non subiva il giogo, non il cavallo mordeva con bocca domata il freno: non c'era casa che avesse porte; non c'era piantato nei campi un sasso che determinasse confini certi ai terreni coltivati. Le querce davano di per sé, spontanee venivano le pecore a offrire le mammelle piene di latte ai tranquilli uomini. Non eserciti, non furori, non guerre; né un rozzo fabbro aveva ancora con feroce arte temprata una spada. Ora sotto il regno di Giove sangue sempre e strage; ora i pericoli del mare; ora aperte d'un tratto mille vie alla morte.”

“Chi fu il primo che inventò le spaventose armi? | […] | Da quel momento furono stragi, guerre. | Si aprì la via più breve alla crudele morte. | Tuttavia il misero non ne ha colpa. Siamo noi che usiamo malamente | quel che egli ci diede per difenderci dalle feroci belve.”

“A te sta bene, o Messalla, portar la guerra per terra e per mare, sì che la tua casa ostenti le spoglie de' nemici. Io rimango prigioniero nei lacci d'una bella fanciulla, e veglio, come uno schiavo incatenato alla guardia, dinanzi alla porta inesorabile. Che importa a me, Delia mia, della gloria? Sia teco; e mi chiamino pure poltrone e da poco. Oh che in te possa io fissar gli occhi, quando mi sopravverrà l'ora suprema; ch'io possa stringerti morendo con la mano mancante. Tu piangerai, posto che m'abbi, o Delia, sul letto del rogo, e mescolerai alle amare lacrime i baci. Piangerai: tu non hai cinte le viscere d'insensibile ferro, non hai nel tenero cuore una selce.”

“Non io rimpiango le ricchezze de' miei padri né i beni che all'avo producea la messe ammucchiata ne' granai. Mi basta una piccola raccolta; mi basta un letto da riposarmi, s'io possa, nel sonno, e l'ordinario sedile per posarvi e rinfrancare le membra. Com'è dolce udire dal letto l'infuriare dei venti e stringersi al petto amoroso la sua donna; o quando l'austro d'inverno riversa le gelide piogge, seguitar sicuri i lunghi sonni allo scrosciar della pioggia. Ciò mi avvenga; e arricchisca pure, ché ne ha il diritto, chi può sopportar le furie del mare e le tristi ire dei nembi. Oh perisca quanto v'è al mondo d'oro e di smeraldi, più tosto che un'amante pianga la mia dipartita!”

“Be bold: Venus herself aids the stout-hearted.”
Audendum est: fortes adiuvat ipsa Venus.

“Whatsoever [Love] does, whithersoever she turns her steps, Grace follows her unseen to order all aright.”
Illam, quidquid agit, quoquo vestigia movit,<br/>componit furtim subsequiturque Decor.

“Because of thee thy Egypt never sues for showers, nor does the parched blade bow to Jove the Rain-giver.”
Te propter nullos tellus tua postulat imbres,<br/>arida nec pluvio supplicat herba Iovi.

“Tis hard to feign merriment when the heart is sad.”
Difficile est tristi fingere mente iocum.

“May I look on thee when my last hour comes; may I hold thy hand, as I sink, in my dying clasp.”
Te spectem, suprema mihi cum venerit hora,<br/>Et teneam moriens deficiente manu.

“Jupiter laughs at the false oaths of lovers.”
Periuria ridet amantum<br/>Iuppiter.

“Be not afraid to swear. Null and void are the perjuries of love; the winds bear them ineffective over land and the face of the sea. Great thanks to Jove! The Sire himself has decreed no oath should stand that love has taken in the folly of desire.”
Nec iurare time: veneris periuria venti<br/>inrita per terras et freta summa ferunt.<br/>gratia magna Iovi: vetuit Pater ipse valere,<br/>iurasset cupide quidquid ineptus amor.

“Fond Hope keeps the spark alive, whispering ever that to-morrow things will mend.”
Credula vitam<br/>spes fovet et fore cras semper ait melius.

“And some aged man in homage to his ancient love will yearly place a garland on her mounded tomb, and, as he goes, will say: "Sleep well and peacefully, and above thy untroubled ashes let the earth be light."”
Atque aliquis senior veteres veneratus amores<br/>annua constructo serta dabit tumulo,<br/>et "bene" discedens dicet "placideque quiescas,<br/>terraque securae sit super ossa levis."

“Who was the first discoverer of the horrible sword? How savage was he and literally iron!”
Quis fuit, horrendos primus qui protulit enses?<br/>quam ferus et vere ferreus ille fuit!