“Noi siamo Le Porte perché tu te ne vai in una città straniera, scendi in un albergo, poi, dopo che hai tenuto il tuo concerto, torni alla tua camera attraverso un lungo corridoio senza fine punteggiato da porte, finché non arrivi alla tua. Ma quando apri la porta, ci trovi dentro della gente e ti domandi: «Sono nella stanza sbagliata? o si tratta forse di una specie di festa?»”

—  Jim Morrison

Versi poetici e dichiarazioni di guerra

Estratto da Wikiquote. Ultimo aggiornamento 21 Maggio 2020. Storia
Argomenti
albergo , arrivo , camera , concerto , corridoio , domanda , fai-da-te , festa , fine , gente , specie , stanza , straniero , tenuta , tratto , dopo , vai , forse , città , porta , lungo
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Jim Morrison 364
cantautore e poeta statunitense 1943–1971

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“Preso dal panico, fermati un attimo | perché se vai più giù forse non torni più, | cerchi di uccidere quello che hai dentro te | ma a fare come fai poi te ne pentirai.”

Fabri Fibra (1976) rapper, produttore discografico e scrittore italiano

da Panico, n. 10
Guerra e pace

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“[…] non si tratta di uscire allo scoperto, frase che fa pensare ad aprire una porta e oltrepassarne la soglia. Si tratta piuttosto di un lungo cammino attraverso quello che all'inizio era una specie di stretto corridoio che via via si allarga.”

George Takei (1937) attore statunitense
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“Sei un ramo dentro la corrente ormai | mi sbatti addosso e dopo te ne vai | da chi | Sei la dissonanza quando non ci sei | la stanza vuota che distruggerei | sei te | Se con me sei come sei | senza te io che faccia avrei | Se comincia così | se parti e sei qui | togliendo via i se | io m'innamoro di te.”

Nek (1972) cantautore e musicista italiano

da Sei, n. 7
Nella stanza 26

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“Vetri rotti qua e là | e l'ambulanza che va, | oltre i rottami niente c'è, | scendo dall'auto poi mi fermo a guardare, | forse è un ragazzo come noi, come me e penso forte a te. | Andare, partire, tornare, | mi dici a vent'anni chi vuole morire? | Ma quando ci sei dentro non vai mai a pensare | che capiti a te.”

Nek (1972) cantautore e musicista italiano

da Andare, partire, tornare, n. 12
Lei, gli amici e tutto il resto

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“Quando la gente chiede a una donna che lavora: «Quand'è che avrai un bambino?» la vera domanda è: «Quand'è che te ne vai?»”

Caitlin Moran (1975) scrittrice e giornalista inglese

Origine: Ci vogliono le palle per essere una donna, p. 241

Epitteto photo

“Quando chiudete le porte e fate buio dentro, ricordate di non dire mai che siete soli; infatti non lo siete: dentro di voi c'è Dio, e il vostro spirito. Ed essi hanno forse bisogno di luce per vedere come agite?”

Epitteto (50–138) filosofo greco antico

libro Dissertazioni

Diogene Laerzio photo

“Giunto a Mindo, vedendo grandi le porte, piccola la città, [Diogene di Sinope] esclamò: «Uomini di Mindo, chiudete le porte; altrimenti la vostra città se ne esce.»”

Diogene Laerzio (180–240) storico greco antico

VI, 57; 2009, p. 223
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“La lampadina della mia camera d'albergo si è fulminata, o forse si è uccisa.”

Stefano Benni (1947) scrittore, giornalista e sceneggiatore italiano

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“La gente tratta le porte con troppo rispetto, le guarda con diffidenza, si avvicina piano e si limita a premere la suola contro il legno, o quasi. Io no.”

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“Ma tu te ne vai amica mia, ma dove vai? | Resta con me e cin cin finché ce n'è. | Tanto finirà ugualmente tra di noi prima o poi e senza se, | ma dammi almeno il tempo di dimostrarti il peggio di me. (da Ma dove vai”

Dargen D'Amico (1980) rapper e cantautore italiano

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