“La poesia a imagini e la poesia a sentenze. La prima è la più antica. Oggi prevale la seconda – ma già si cerca di maritarle – formando una poesia dalle imaginose sentenze, o sentenziose imagini. – L'arte magnanima di Michelangiolo. – Le cruschevoli melensaggini.”

—  Carlo Dossi

n. 3517

Ultimo aggiornamento 21 Maggio 2020. Storia
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arte , antico , oggi , poesia , secondo , sentenza , prima , cerca
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Carlo Dossi 81
scrittore, politico e diplomatico italiano 1849–1910

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“Nel mondo moderno l'Allegoria ha perduto il suo valore e si è negato che essa possa esprimere la natura o la funzione della poesia. Si è visto in essa l'accostamento di due fatti spirituali diversi, il concetto da un lato, l'imagine dall'altro, tra i quali essa stabilirebbe una correlazione convenzionale e arbitraria (Croce); e soprattutto la sì è accusata di trascurare o di rendere impossibile l'autonomia dell'imagine poetica la quale non avrebbe una vita propria perché sarebbe subordinata alle esigenze dello schema concettuale cui dovrebbe dar corpo. Buona parte dell'estetica moderna dichiara perciò l'Allegoria fredda, povera e noiosa; e piuttosto insiste, nell'interpretazione della poesia e in generale dell'arte, sul valore del simbolo che può essere vivo ed evocatore perché l'imagine simbolica è autonoma e ha un interesse in se stessa cioè un interesse che non mutua dal suo riferimento convenzionale a un concetto o ad una dottrina. Tuttavia, se si tiene conto della potenza o della vitalità di certe opere d'arte di chiara struttura allegorica (per es., della Divina Commedia e di molte pitture medievali e rinascimentali) si deve dire che l'Allegoria non necessariamente rende impossibile l'autonomia e la leggerezza dell'imagine estetica e che, in certi casi, anche la corrispondenza puntuale tra l'imagine e il concetto può non riuscire mortificante per la prima e non togliere ad essa la vitalità dell'arte o della poesia. T. S. Eliot ha fatto, proprio a proposito di Dante, una difesa in questo senso dell'Allegoria.”

Nicola Abbagnano (1901–1990) filosofo italiano

da Dizionario di filosofia, Utet, Torino, 1971

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“La poesia degli antichi era quella del possesso, la poesia dei moderni è quella dello struggimento.”

Wilhelm August von Schlegel (1767–1845) scrittore, traduttore e critico letterario tedesco

citato in Corriere della sera, 24 dicembre 1995

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“[Prima di dire una poesia] Ora diche un poesie.”

Corrado Guzzanti (1965) comico, attore e sceneggiatore italiano

Personaggi originali, Brunello Robertetti

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“La poesia è come un'idea, non cerca verità, la crea.”

Claudio Baglioni (1951) cantautore italiano

da Grand'uomo
Sono io, l'uomo della storia accanto

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“Presso gli antichi la religione era già in certo qual modo ciò che dovrebbe diventare per noi – poesia pratica.”

Novalis (1772–1801) poeta e teologo tedesco

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“Una delle differenze tra la poesia e la nuda enunciazione di un fatto è che la poesia cerca di portare il lettore dietro le parole, verso ciò che esse significano.”

Bertrand Russell (1872–1970) filosofo, logico e matematico gallese

da La conoscenza umana. Le sue possibilità e i suoi limiti, traduzione di Camillo Pellizzi, Longanesi, Milano

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“Il Reviczky visse con tutta l'anima nel presente. Non aveva paura della prosa. Sapeva, da vero poeta, che in ogni epoca la poesia strappa un nuovo territorio alla prosa. Ciò che ieri era cosa da giorni feriali, oggi diventa già poesia e anzi questo è la conquista più sostanziale della poesia.”

Dezső Kosztolányi (1885–1936) poeta, scrittore e giornalista ungherese

Origine: Citato in Paolo Ruzicska, Storia della letteratura ungherese, Nuova Accademia Editrice, Milano, 1963, capitolo LV, p. 676.

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