“Tocca a me ora | a fare in fretta ad aver sulle labbra | l'amato tuo glande, gravido di febbri, | perché si scarichi in un flusso regale. || Latte supremo, fosforo divino | profumato di fior di mandorlo, | dove viene l'aspra sete a mendicare | la sete di te che mi divora. || Ma egli va, ricco e generoso, | il dono della tua adolescenza, | Comunicando, con la tua essenza, | tutto il mio essere ebbro d'essere felice.”
Appuntamento. VI
Femmes e Hombres
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“Va', per te l'ho pregato, – ora la sete | mi sarà lieve, meno acre la ruggine”
...
Opere in versi, Ossi di seppia

Origine: Da La Terra Santa: e altre poesie, Lacaita, 1984.
“Dammi da bere un whisky, ho sete". "Dovresti bere latte, il latte fa buon sangue.”
"Ma io non sono assetato di sangue".
Origine: Da The Vegan News; citato in Lorenzo Guadagnucci, Restiamo animali: vivere vegan è una questione di giustizia, Terre di mezzo, Milano, 2012, p. 32. ISBN 978-88-6189-224-8
“Chi ha fame, ha fame subito, chi ha sete ha sete ora, chi soffre soffre adesso.”
Origine: Citato in Sandro Pasquali, Don Vittorione. Il bulldozer degli ultimi, Milano, Paoline, 1996. ISBN 9788831512275